Memorie di Cesare Fasola, partigiano e nel Comando della Divisione Giustizia e Libertà di Firenze e funzionario della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Firenze, Arezzo e Pistoia.
Il Castello di Montegufoni è stata una delle sedi, individuate dalla Soprintendenza, per depositare le opere d’arte di musei, chiese e collezioni private fiorentine e salvaguardarle dal pericolo dei bombardamenti
Castello di Montegufoni, domenica 6 agosto 1944
Continuano in giornata a giungere notizie catastrofiche sulla situazione in Firenze; nel pomeriggio torna in visita il maggiore (anche con occhiali e frustino); mi racconta che ha dormito l'altra notte a Pitti dove ha parlato con Venè. È venuto via da Firenze ieri mattina alle 12. Si combatteva sulle due sponde dell'Arno; danneggiate le vie che convergono sui ponti (Serragli, Via Maggio); via Por Santa Maria, tutti i ponti eccetto il Ponte Vecchio distrutti, anche l'edificio degli Uffizi deve aver sofferto; Via dei Bardi, Santo Stefano. Impossibile quindi recarmi a Firenze. Il tenente Hartt porterà poi la notizia che gli Alleati hanno passato l'Arno a sud di Settignano. Temo di averti lasciata in una situazione difficile; ho fatto bene? Dio ci assista tutti, perché nei nostri cuori sono pure le intenzioni. So che tu approvi la mia condotta, come io approvo la tua, qualunque decisione tu possa aver preso. Ti leggo nell'anima. Tuttavia, forse avrei dovuto prevedere meglio che tu potessi aver bisogno del mio povero aiuto. Puoi immaginare come desidero di rincontrarti, di ritrovarti alla nostra casina, che i nostri cari avranno protetto, spero. E, appena sarà possibile, verrò. Già l'ho detto al presidente della Commissione, che mi ha promesso un lasciapassare: sembra che le difficoltà per circolare siano assai maggiori ora. Dicono che i fascisti a Firenze hanno fatto i franchi tiratori, tanto per aumentarne la vulnerabilità. E la “città aperta”?
Dal diario di Cesare Fasola conservato presso l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell'età contemporanea
Memorie di Resistenza fiorentina è un progetto, realizzato dal Comune di Firenze, che raccoglie storie di persone che hanno contribuito alla Resistenza delle città con l’obiettivo di promuovere un patrimonio di memoria storica collettiva.