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Memorie di Gianni Guaita, antifascista, fratello di Maria Luigia partigiana del Partito d'Azione

“Cospiravamo contro il regime scrivendo sui muri, nelle strade più buie della città, diffondevamo volantini. Una notte - con Anna Maria Ichino - andammo a scrivere col gesso “pane, pace e libertà”, senza sapere che lo slogan lo aveva coniato Lenin. Lo scrivemmo in Via Cesare Battisti fra Piazza San Marco e piazza Santissima Annunziata, sul muro dell'università, dove c'era una grande parete vuota. Eravamo in cinque quella notte: io, Orietta Alliata, Anna Maria, un certo Melosi e Giuliano Briganti, segretario di Roberto Longhi, nella casa di Via Benedetto Fortini 30. Vedemmo arrivare una guardia in bicicletta e ci riparammo sotto il portico dell'Accademia delle Belle Arti. La guardia passò e non si accorse di nulla. La mattina successiva sul presto, un amico, che era capitato davanti al rettorato, vide i poliziotti al lavoro che cancellavano le scritte.” A questa attività (la stampa di foglietti contro il governo che poi venivano imbucati nelle cassette delle lettere e la creazione di timbri con le scritte “Morte al fascismo” e “Morte al duce”) partecipava anche la sorella di Gianni, Maria Luigia, che lo ha raccontato nel volume “Storie di un anno grande”, edito dalla nuova Italia. Ma non c'era solo lei. Altri giovani subentravano o si affiancavano di volta in volta.

Lettura tratta dal libro di Nicola Coccia, “L'arse argille consolerai. Carlo Levi dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti”, pubblicato da edizioni ETS nel 2015

Memorie di Resistenza fiorentina è un progetto, realizzato dal Comune di Firenze, che raccoglie storie di persone che hanno contribuito alla Resistenza delle città con l’obiettivo di promuovere un patrimonio di memoria storica collettiva.