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I giovani, in genere, sono schivi ad ogni forma di pubblicità, preferiscono, a ragione, l'azione alla parola. E i racconti, più o meno eroici di un periodo di tempo veramente vissuto, amano narrarseli fra loro, delle volte, alla sera: quando le stelle illuminano i cuori degli uomini. Noi del “fronte” eravamo, e siamo tuttora, giovani. Giovani nel senso più grande della parola. Ognuno di noi è cosciente di ciò che ha compiuto. In ognuno di noi c'è un ricordo, talvolta segnato nelle carni, che non verrà scordato facilmente La guerra, per il popolo, il vero popolo italiano, s'iniziò l'8 settembre. Un ragazzo ad un angolo di strada, una donna dietro una finestra, un uomo chiuso in una stanza, anche questi hanno combattuto. Silenziosi, operosi, nei giorni duri, nelle notti infide; senza mollare, premuti dall'odio, hanno combattuto. Tutti hanno resistito, ognuno a suo modo, ai traditori ed al tedesco. E così la gente della pianura e quella della montagna, gli uomini e le donne, i giovani armati e gli intellettuali si sono trovati vicini in questa barricata comune, dove ognuno, per combattere, portava quello che aveva.

Lettura tratta dal capitolo “Il Fronte della Gioventù” pubblicato in “Il Casone. Un anno di lotta contro i nazi-fascisti nel rione di Porta al Prato (Settembre 1943 – Settembre 1944)”, a cura della sezione del PCI “Adriano Gozzoli”, 1945

Memorie di Resistenza fiorentina è un progetto, realizzato dal Comune di Firenze, che raccoglie storie di persone che hanno contribuito alla Resistenza delle città con l’obiettivo di promuovere un patrimonio di memoria storica collettiva.