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Cronache dal giornale “Potente”, voce delle organizzazioni comuniste della I zona, 11 agosto 1945.

Nonostante che, il numero e l'entità dei fatti d'arme non raggiungesse l'importanza di quegli svoltesi dopo l'11 agosto nella parte Nord della città, non poche furono le azioni individuali e collettive compiute contro i tedeschi. Fra tutte, citeremo, per le perdite notevoli subite dal nemico e per il pieno raggiungimento dell'obiettivo propostosi, il fatto d'arme svoltosi a Mantignano. I tedeschi furono sorpresi mentre stavano per dare fuoco alle mine, poste allo scopo di far saltare l'acquedotto, e dopo aver subito perdite non indifferenti, dovettero ritirarsi. Un ritorno offensivo permise loro di portare via degli uomini rimasti sul terreno, il cui numero non fu potuto così controllare, ma non di far saltare le mine a cui era stato tolto l'innesco. La seconda compagnia comunista a cui si deve tale azione, ebbe cinque morti (Del Bene Gino – Taddei Ascanio – Marzoppi Alfredo – Catarsi Gino – Masini Silvano) e vari feriti, fra cui uno, grave, che fu in seguito amputato (Romoli Gino), ma salvò l'acquedotto, d'importanza essenziale per l'approvvigionamento idrico della città.

Memorie di Resistenza fiorentina è un progetto, realizzato dal Comune di Firenze, che raccoglie storie di persone che hanno contribuito alla Resistenza delle città con l’obiettivo di promuovere un patrimonio di memoria storica collettiva.