La colorazione di questa celebrazione oggi, la tinta di rosso di sangue dei martiri, di solito, sì, a me è un colore che è molto caro. Sono nato il giorno di un martire, porto il nome di un martire, insomma finirò lì anch'io, si capisce. Ma la prospettiva dei martiri non è che volessero morire così, loro volevano vivere, volevano vivere.
Ma è intima ad una vita di verità che a volte la menzogna cerca di sopraffare. Ma vorrei dirlo più con le parole del Vangelo, questo è per dare un po' il contesto. Quando scegliamo di vivere con amore è normale che la vita si spenda.
Tu ti ricorderai del Salmo 125, quel seminatore che se ne va e piange portando la semente da gettare. Nel momento in cui c'è da spargere il seme, cioè sembra soltanto di perdere, come in tanti momenti le persone care sono passate già nell'eternità e a noi lasciano il vuoto, sembra di aver perso. Ma nel tornare viene con giubilo portando i suoi covoni e mi viene da dire che noi la nostra vita che fa tesoro dei doni che il Signore ci fa attraverso tante persone che ci hanno preceduto nella fede e adesso ci precedono nella gloria, la nostra vita fa parte di quei covoni.
Senza chi ci ha preceduto nella fede non saremmo queste persone qui. Non soltanto qui in chiesa adesso ma nella vita quotidiana non saremmo questi qui. Allora il discorso del chicco di grano che cade in terra che muore è proprio per non rimanere da solo.
È coerente con quel bene con cui tu la tua vita la vivi la parola martire vuol dire testimone e fai delle scelte di testimonianza e ciò in cui tu credi è la tua stessa vita. L'amore con cui tu ti doni e ti spendi se vuoi è il tuo martirio. Il tuo martirio ha un prezzo la tua testimonianza ha un prezzo ma chi ama non calcola.
Oggi chiediamo al Signore che proprio si possa attuare questa parola che abbiamo ascoltato nel Vangelo che si è attuata in Cristo si è attuata nei nostri cari che ci hanno preceduto nel Regno ma chiediamo che si attui anche in noi. Se uno mi vuol servire mi segua. Dove ci porterà l'amore con cui stiamo cercando di seguire il Signore? Da Lui.
Il come a volte ci fa tribolare però forse la cosa veramente da chiedere aiutaci a non fare calcoli ma semplicemente a seguirti ci porterà farà parte di questa grande scommessa dove sono io la sarà anche il mio servo e se uno mi serve il Padre lo onorerà. E solo in questo momento mi vengono in mente alcune cose che Michele nel suo camminare in questo mondo ha seminato con grande passione e quindi venendomi in mente quelle penso che anche tutti gli altri nostri cari che ci hanno preceduto siano stati dei seminatori ma la gioia l'energia spesa i sorrisi e le lacrime fanno parte di quella coltivazione che poi porta frutto che il nostro cuore sia oggi gravido di ringraziamenti e pronto alla stessa generosità perché perché il frutto continui anche per le nuove generazioni.