Il ritorno del Piccolo Principe
Autore: Grazia Apisa
Lettura di Grazia Apisa
Musica: Ryuichi Sakamoto - Before Long dal disco "Neo Geo"
IL RITORNO DEL PICCOLO PRINCIPE
Ed il Piccolo Principe tornò nel suo pianeta e non trovò più la rosa che era stata mangiata dalla pecora.
Ma neppure la pecora c’era più.
Forse morì per lenta estinzione dopo lungo digiunare. Soltanto il baobab era cresciuto a dismisura e aveva reso il piccolo pianeta inabitabile. Così il Piccolo Principe, dopo aver pianto la sua rosa, lasciò il pianeta e continuò ad andare in giro per il mondo senza meta. Nel dolore che l’opprimeva non trovava alternativa possibile e pensò di lasciarsi morire anche lui lentamente.
Ma arrivò in uno strano paese, pieno di luci che riuscirono ad affascinarlo. Cose mai prima viste, telefonini che squillavano e si aprivano all’improvviso, illuminandosi di canti e di voci.
Infine si imbatté in una voce che quasi lo ipnotizzò: Era una voce lieve che narrava cose a lui note come parlasse alla sua anima. Allora cercò di avvicinarsi guidato dalla voce a quello strano strumento. Ma più si avvicinava, più la voce sembrava svanire, fino a disperdersi in mille suoni e vocii circostanti. Il Piccolo Principe arrivò sull’orlo della follia, temendo di averla perduta per sempre. Si immerse nel mondo della cibernetica per dimenticare. Per pochi minuti il suo dolore sembrava placarsi, poi si sentiva più solo di prima. Un giorno, in un negozio entrò un ragazzo con un nuovo pc e aprì uno strano marchingegno. Il Piccolo Principe udì nuovamente quella voce e si fermò di colpo avvicinandosi al ragazzo. Questa volta la voce si amplificò e sentì chiaramente le parole, perché sembravano rivolte proprio a lui. “Finalmente sei tornato Piccolo Principe, ti stavo aspettando per raccontarti tante cose che sono accadute da quando hai lasciato la terra. Vedi, senza di te, anche questo nostro mondo sta morendo