Grazia Apisa legge: L'alba in veste d'aurora di G. Apisa
Musica: Peter Gabriel: Stigmata
L’alba in veste d’aurora
Sei l’onda sulla riva
Sei la riva sfiorata
Sei la battigia e sei il mare
Sei la stella del giorno
e quella della notte
sei la voce e il silenzio
Finché vedrò l’alba in veste d’aurora
incedere nel velo della seta chiara
ti potrò aspettare
e tu non sarai solo
neppure un momento
Ti bacerò sulle ali del vento
nel buio della notte
fino a svegliarti
per mai più dormire
Ti dirò le parole che non dissi mai
ti stringerò più forte che potrò
fino a che, neppure io morendo
potrai sentirti solo
Ma se tu te ne andrai
se ne andrà il mondo
e tornerò nel nulla
Forse di me non resterà che il canto
di te
e il pianto
e il sogno della vita
senza più la vita
Forse di te mi resterà l’amore
il mio per te
il tuo per me
E certo non è poco
Genova, 30 settembre ‘96