Grazia Apisa legge: Ti ho rivisto in sogno di G. Apisa
Musica: Clint Mansell: Requiem for a Dream Instrumental
Ti ho rivisto in sogno
Ti ho rivisto in sogno
La sera
come gazzella agile e silenziosa
si è mossa nel vento dei ricordi
“Avvicinati” ti ho detto
Ma tu non hai accolto il mio invito
Allora sono ritornata sui miei passi
Fissavo avanti a me
e trattenevo il pianto
Poi tu mi hai raggiunta
“Devi davvero amarmi molto
per accettare tutto questo”
hai detto
Ti sei avvicinato
“Prendimi la mano” hai chiesto
E insieme siamo andati per le strade
come se il tempo non fosse mai stato
Dicevo: “Vedi, Siamo ancora insieme”
E cercavo di darti l’evidenza di questo
ma non c’erano vetri rispecchianti
Soltanto da un angolo prospettico
a 360 gradi vedevo
la nostra immagine avanzare
La vedevo dall’alto come da un cono di visione
dovunque io guardassi
Ma di te si vedeva soltanto il braccio e la spalla
Cercavo il tuo volto, ma non c’era
La mia figura con te avanzava fuori dal tempo e dallo spazio
Forse dimostravo trent’anni
ma l’immagine, pur nell’attualità, non era la mia vera.
Sui capelli come appoggiato
un foulard bianco legato dietro
quasi a sfiorare i capelli neri
Stavo per dire” Ho quasi sessant’anni
il tempo ci è volato addosso senza sfiorarci
come questo foulard: Noi siamo nuovi eppur gli stessi
il tuo abbraccio è quello di una volta
ed il mio amore è sempre più grande”
Dedicata ad un amico ormai disperso ma non dimenticato