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Alfonso Strazzullo

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Improvvisazioni filosoficheImprovvisazioni filosoficheIl Fascismo Eterno: incipit per una critica al fascismoperché parlare di fascismo oggi? è un fenomeno che è nato e morto nella oscura "parentesi" durata un ventennio? o forse si aggira ancora fra di noi, non è stato un "errore", un triste inciampo nella storia del progresso della civiltà? forse il fascismo è sempre attuale perché è "eterno", non in senso astorico, astratto, ma immanente: il fascismo è un immanente prodotto storico della nostra società, e ogni giorno la possibilità del fascismo esiste proprio laddove crediamo di vivere nella società più libera di sempre. utilizziamo la riflessione come punto di partenza per comprendere il fascismo, senza scadere in un banale "fascistometro", ma cercando di comprendere l...2021-02-0843 minImprovvisazioni filosoficheImprovvisazioni filosoficheTrenodia dell'intellettuale, Ep. 4: Foucault X Deleuze - Intellettuali e Potere: Lotta e RivoluzioneNel nostro viaggio attraverso la storia della posizione politica e pratica dell'intellettuale, due tra i più grandi pensatori del '900, Deleuze e Foucault, ci vengono in aiuto nel delineare in maniera lucida e originale il ruolo che oggi deve occupare l'intellettuale, non più un mero rappresentante o un agitatore di coscienza, ma un combattente che fornisca armi teoriche, e dunque pratiche, che aiutino i soggetti assoggettati al potere nella loro battaglia contro il potere stesso. Vediamo che non c'è più bisogno di un rappresentante che incarni e "parli al posto di" altre persone, gruppi o masse, ma c'è bisogno di crear...2021-01-3059 minImprovvisazioni filosoficheImprovvisazioni filosoficheTrenodia dell'Intellettuale, Ep. 3: Adorno X Benjamin (ft. Nietzsche) - Barbarie dell'intellettualel'intellettuale non è inutile. e proprio perché è pericoloso, è stato allontanato dalla città. ma forse, non è più il suo ruolo, stare nella società. in questa società che è capace di criticare. e allora, deve saper distruggere la civiltà. una civiltà barbarica che ha reificato il mondo, i rapporti, le coscienze. e allora deve ritornare la barbarie, ma una barbarie positiva, creativa, che distrugga la civiltà ingiusta e sia capace di ricostruire una nuova società. e questo è un compito che deve essere anche dell'intellettuale. come tradirore, come barbaro, per la rivoluzione.2020-12-1629 minImprovvisazioni filosoficheImprovvisazioni filosoficheTrenodia dell'Intellettuale, Ep. 2: Benjamin X Kropotkin. La Missione, il Tradimento, la RivoluzioneBenjamin e Kropotkin ci invitano a essere dei traditori. A rompere quei vincoli e quelle barriere che tengono separati i lavoratori dai mezzi di produzione, i padroni dagli schiavi (salariali e non), oppressori e oppressi: e dunque abbattere la finzione della divisione del lavoro borghese. Lavoro intellettuale e lavoro manuale sono e devono essere organici, e organizzati: mezzi e fini non sono separati. Propaganda, ma non vuote parole, né retorica, persuasione; propaganda coi fatti. Passare all'azione, all'opera, sia essa manuale, che intellettuale. Prendere coscienza della nostra posizione di produttori nella società, trasformarci da passivi lettori, consumatori, in produttori, e migliorare l...2020-12-0826 minImprovvisazioni filosoficheImprovvisazioni filosofiche[Episodio Speciale] Lettura&Commento: Walter Benjamin - L'autore come produttore (1934)Lettura e commento di un testo di Walter Benjamin, L'autore come produttore, del 1934. Si tratta di un testo fenomenale, bello, ma in senso Benjaminiano: di qualità letteraria, e dunque politica, perché MUOVE ALL'AZIONE. Trasforma noi lettori in autori, noi consumatori in produttori, ci restituisce la coscienza di cosa possiamo fare in quanto rompe la separazione tra autore e lettore: ci dà i mezzi per finalmente entrare in azione, produzione, ma soprattutto, Rivoluzione.2020-12-051h 09Improvvisazioni filosoficheImprovvisazioni filosoficheTrenodia dell'intellettuale, Ep. 1: Bisogna uccidere i poeti. Sulla pericolosità dell'intellettualeIl Potere ha sempre avuto in odio la Poesia, i Poeti. Ma chi sono i Poeti? Sono gli autori di romanzi, di racconti, di lirica, ma anche gli scrittori di saggi, di critica letteraria e culturale, di filosofia, insomma, dei veri e propri Produttori Spirituali, che non sono e non vanno separati dalla società e dal loro ruolo produttivo, affine a quello della produzione materiale. I poeti sono pericolosi. Ecco perché il Potere desidera sterminarli. Noi ci occuperemo in questa nuova serie, di impedire la morte dei Poeti, o almeno, di intessere una Trenodia per quelli che se ne sono an...2020-11-3009 minImprovvisazioni filosoficheImprovvisazioni filosoficheSlavoj Zizek e la Battuta Filosofica: il valore dialettico dell'aneddoto, della risata, dell'ironiaI vecchi filosofi avevano compreso il valore del dialogo, dello scambio dialettico, degli esempi, delle metafore, della messa in scena. Platone, Gesù, i sofisti, i moralisti greco-romani: miti, parabole, racconti esemplificativi, messa in scena vivente e figurativa, pragmatica, dialettica della filosofia e dei concetti. Zizek aggiunge a questo il sapore della risata, dell'ironia, che non è solo sarcasmo e violenza (mascherata da libertà di espressione) contro i più deboli, ma può anche essere pericolosa e sovversiva, come suggeriva Umberto Eco nel Nome della Rosa.2020-11-2321 minImprovvisazioni filosoficheImprovvisazioni filosoficheWalter Benjamin e il Capitalismo come Religione. Il bisogno di un Messia ImmanenteIl Capitalismo si presenta come una religione immanente, in cui l'esistenza stessa al suo interno si configura come un culto perenne; l'esistenza è un culto immanente, incarnato, di un dio non più trascendente ma immanente alla società, materiale. L'unico modo per fuggire, uscire da questo inferno che è il Dio incarnato sulla terra nella società stessa, è il concetto di messianesimo, per Walter Benjamin.2020-11-2315 minImprovvisazioni filosoficheImprovvisazioni filosoficheWalter Benjamin: è giusto essere Barbari. Un nuovo modo positivo di intendere la BarbarieLa barbarie è una categoria che ha da sempre una connotazione negativa, da rifiutare, amorale se non immorale. Bisogna rifuggire alla barbarie, e seguire come vessillo la Civiltà, il Progresso. E se la barbarie fosse questo, invece? Benjamin rivolge dialetticamente i concetti di civiltà e barbarie e trova come la Civiltà porti con sé la distruzione, l'avanzamento della reificazione disumana a opera della nostra civiltà così come si è configurata in termini di civiltà borghese, capitalistica, e poi conseguentemente coloniale, imperialistica, belligerante e fascista. Benjamin vive sulla sua pelle (arrivando al suicidio) l'ipocrisia della Civiltà che si pone come antidoto alla barbarie, ma che nel...2020-11-2312 minImprovvisazioni filosoficheImprovvisazioni filosoficheWalter Benjamin: l'Intellettuale è un Traditore. Sull'utilità dell'Autore come ProduttoreL'intellettuale ha ancora un ruolo, una posizione, nella società? Possiamo anzi dire che l'intellettuale è ancora utile, e può svolgere un servizio che non può svolgere nessuna altra figura sociale, culturale, politica? Walter Benjamin riflette sul ruolo dello scrittore come produttore, sui mezzi di produzione culturali, sul tradimento di classe che è il solo modo in cui l'intellettuale può ancora avere un ruolo effettivo e importante nella società.2020-11-2324 minImprovvisazioni filosoficheImprovvisazioni filosoficheWalter Benjamin e il Narratore. Come rendere sovversiva l'esperienzaCome fronteggiare la povertà di esperienza che pervade il nostro tempo? Come recuperare la dimensione perduta del Racconto, e la figura incarnata del Narratore, nella loro funzione sovversiva, educativa, politica e rivoluzionaria? Walter Benjamin ci dà alcuni strumenti per comprenderlo.2020-11-2012 min