Look for any podcast host, guest or anyone
Showing episodes and shows of

Andrea Gaucci

Shows

Scrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaScrivere a Spina - 9Piatto a figure rosse importato da Atene con iscrizione greca Pina sul piede (430-400 a.C.). Dalla tomba 324B di Valle Pega.2021-12-2802 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaScrivere a Spina - 8Ciotola a vernice nera di produzione locale con iscrizione etrusca lete. Dalla tomba 552C di Valle Pega, datata al 300 a.C. circa.2021-12-2802 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaScrivere a Spina - 7Ciotola a vernice nera di produzione locale con iscrizione etrusca mi kuripeś haltuva. Dalla tomba 288 C di Valle Pega, datata al 350-300 a.C.2021-12-2802 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaScrivere a Spina - 6Alcuni vasi a vernice nera di produzione locale con iscrizione etrusca perknaś. Dalla tomba 646 C di Valle Pega, datata attorno al 300 a.C.2021-12-2802 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaScrivere a Spina - 5Due coppe a vernice nera di importazione da Atene con digramma etrusco ve. Dalla tomba 485 di Valle Trebba, datata al 500-480 a.C.2021-12-2802 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaScrivere a Spina - 4Askòs con bollo latino galicos colonos, fine del III sec. a.C. Da una abitazione.2021-12-2800 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaScrivere a Spina - 3Piattello in ceramica depurata con iscrizione etrusca votiva a Thanr, 450-425 a.C. Da una abitazione.2021-12-2801 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaScrivere a Spina - 2Servizio di vasi in ceramica grigia con simili iscrizioni etrusche tata kephlei, 375-350 a.C. Da una abitazione distrutta da un incendio.2021-12-2802 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaScrivere a Spina - 1Cippo gromatico con iscrizione etrusca mi tular e segno a croce, prima metà IV secolo a.C. Rinvenimento erratico.2021-12-2801 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaUn guerriero celta sepolto attorno al 250 a.C.L'iscrizione in alfabeto etrusco mi verkantuś si trova graffita in maniera identica su 4 vasi a vernice nera: un piatto da pesce, due coppette di produzione locale e una kylix importata da Volterra. Il vaso, che si esprime in prima persona come dimostra il pronome personale mi, dichiara di essere proprietà di Verkantu, il cui nome è flesso al caso genitivo. Il verbo essere - come da prassi - è sottinteso. La nostra traduzione sarà quindi: “io (sono) di Verkantu”. Il nome, di sicura origine celtica, risulta essere composto dal prefisso ver-, con il significato di “sopra”, presente anche nel nome del celebre capo...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaUna famiglia originaria di Vulci nella tarda AdriaL’iscrizione “Muṛạ Larza Pili” proviene dalla tomba 334 dell’area funeraria di Canal Bianco, datata tra il 200 e il 150 a.C. Il testo è esclusivamente composto dalla formula onomastica del proprietario, articolata a sua volta in nome proprio, o prenome, gentilizio e cognome. Il nome proprio, Larza, presenta il suffisso diminutivo -za che si ritrova attestato in altri nomi maschili, come Arzae Venza, provenienti sia da Adria che dalla vicina Spina. Sebbene non si escluda che in antico fosse usato con la valenza diminutiva, sembra che in questo orizzonte cronologico abbia perso questo significato. Il gentilizio, Muṛạ, risulta essere un fat...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaUn Etrusco della pianura padana nel 300 a.C.La kylix, o coppa biansata, a vernice nera qui presentata viene datata subito dopo il 300 a.C. e fa parte del corredo di una sepoltura rinvenuta all’interno di una delle aree cimiteriali relative all’abitato. Su di essa è incisa un’iscrizione che, secondo un’usanza diffusa principalmente tra VII e V secolo a.C., identifica il recipiente con il suo proprietario, forse da ritenere il defunto stesso o qualcuno che gliene fece dono. La sua traduzione letterale pertanto è “io (sono) laris tetialuś”, con il verbo sottinteso. Mentre il nome di questo personaggio, Laris, è uno dei più comuni fra gli uomini etrusc...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaUna donna celta del 500 a.C.L’iscrizione, graffita su una coppa in ceramica grigia di provenienza sconosciuta, è databile attorno al 500 a.C. Si tratta di una formula di possesso costituita dal pronome personale miseguito da altri due elementi onomastici, di cui il primo completo al genitivo ed il secondo con una lacuna nella parte finale: “Io (sono) di Uiniaś Anteṩ”, dove il verbo è sottinteso. Per Uinia, pare verosimile l’etruschizzazione di un nome celtico femminile, come suggerisce la terminazione -ia, che, nella fattispecie, determina la funzione di nome individuale, funzionale anche in etrusco. Anche per il secondo elemento della formula, Anteṩ, nonostante la lacuna non p...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaUn Orvietano nell’Adria tardo arcaicaNel tardo Arcaismo un radicale cambiamento trasformò Adria in una polìs ben strutturata, diventando un polo di attrazione unico nel panorama dell’Adriatico settentrionale. Secondo gli studiosi, fra i protagonisti di tale evoluzione vi furono gli Etruschi di Orvieto, come risulta evidente dalla documentazione archeologica ed epigrafica. A questo proposito, appare illuminante l’iscrizione che tradisce, nel gentilizio, cioè il nome di famiglia, e nella norma scrittoria utilizzata, l’appartenenza dell’individuo menzionato ad un contesto culturale e identitario differente da quello adriese. L’iscrizione, graffita sul piede di una coppa di ceramica etrusco-padana proveniente dall’abitato, si dat...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaAdria, tra tradizionalismo culturale e dinamismo socialePer quanto le origini di Adria siano tuttora poco note, sappiamo che queste non vanno cercate oltre gli inizi del VI secolo a.C. quando, secondo una delle diverse teorie in merito, venne fondata come emporio commerciale tramite un’iniziativa congiunta di Greci ed Etruschi. Da piccolo centro di frontiera si trasformò, verso la fine dello stesso secolo, in una città ricca e cosmopolita formata da edifici in legno collegati tra loro da canali ortogonali. Nei secoli seguenti, sebbene talvolta le testimonianze si riducano fortemente, queste continuano ad evidenziare il benessere economico della sua popolazione, anche quando agli inizi del...2020-07-1902 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaScrivere in etrusco o scrivere in greco?Il nome Herine è usato come gentilizio a Chiusi e in altre città dell’Etruria settentrionale. È probabile che questo trovi la sua origine nel mondo italico, diffondendosi poi in Etruria. Riguardo a Spina, si hanno due testimonianze di questo nome, entrambe su un askos all’interno della Tomba 1026 della Necropoli di Valle Trebba di IV sec a.C. La prima iscrizione, “mi herineś”, è stata rinvenuta sul corpo del vaso, al di sotto dell’ansa, mentre la seconda, “herines”, sul piede. Nel primo caso il possesso è indicato attraverso l’espediente dell’oggetto parlante: il pronome “mi” ha funzione di soggetto (“io”), ed è proprio il vaso stesso che...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaUna donna etrusca dalle radici grecheUn caso unico nel contesto dell’abitato di Spina è quello di un gruppo di iscrizioni apposte su un intero servizio di vasi di tipo diverso (sei piatti e dodici ciotole), rinvenute all’interno di una casa distrutta da un incendio avvenuto nel IV sec a.C. Le iscrizioni contengono la medesima formula onomastica, formata da un prenome e un gentilizio con desinenza–i  che identifica Tata Kephlei come una donna. La struttura onomastica è chiaramente etrusca, anche se il nome di famiglia, a tutt’oggi privo di riscontri, tradisce un’origine greca. Anche il nome proprio Tata è attestato fino ad ora solo a Spi...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaUn etrusco dalle radici grecheL’iscrizione è stata rinvenuta nel corredo della Tomba 623 nella Necropoli di Valle Trebba sul piede di un piatto in argilla databile attorno al 300 a.C. Si tratta di una una formula di possesso, che permetteva al proprietario di rimarcare la proprietà dell’oggetto. È possibile tradurre come “io (sono) di Venu Platunalu”, dove al pronome personale mi, tradotto “io”, segue il prenome maschile Venu e infine il gentilizio Platunalu. Venu, il nome proprio dell’uomo, è attestato in Etruria settentrionale, a Bologna già dal periodo orientalizzante, e poi ad Adria e nella stessa Spina diffuso in periodo ellenistico. Il gentilizio Platunalu non ha altre attest...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaUna famiglia molto anticaIl testo esprime solo un nome maschile, nel quale il suffisso –nalo denota chiaramente come un gentilizio. Questo appartiene all’importante famiglia dei Per(e)kena/Perkna, nota dal VII sec a. C. fino all’età romana. Originaria della zona della Valdelsa (la più antica attestazione risale al VII sec a.C.), e da lì diffusasi verso Chiusi e Cortona, arrivò ad insediarsi a Marzabotto, nella prima metà del V sec a.C., e poi a Spina, dove è documentata nel IV e III sec. a.C. A dimostrazione del profondo radicamento della famiglia nel territorio, abbiamo numerose attestazioni del termine Perk...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaSpina sull’Adriatico. Un porto, molte gentiSpina, città di fondazione etrusca degli ultimi decenni del VI secolo a.C., sviluppò sin dalla nascita una fisionomia che la distingue da tutte le altre città etrusche. La sua collocazione presso la foce del Po, a pochi chilometri dal mar Adriatico, ne favorì la funzione di scalo marittimo e lo sviluppo di una intensa attività commerciale tra il mondo greco, in particolare Atene, e quello etrusco dell’entroterra padano che aveva come fulcro Felsina. Dopo la metà del IV sec. a.C., la città diventò un polo di attrazione per gli etruschi in fuga dagli altri centri padani a seguito...2020-07-1902 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaUna nave verso l'AldilàLa stele Ducati 10 del sepolcreto dei Giardini Margherita, collocato a ovest della città antica, è nota anche come “stele della nave” ed è datata agli ultimi decenni del V secolo a.C. Sul lato principale, la decorazione è disposta su quattro registri. Si notano il viaggio verso l’aldilà del defunto su una quadriga trainata da cavalli alati e scene di giochi atletici. Sull’altra faccia, invece, campeggia una grande imbarcazione in mare. Il parallelismo tra le due parti rafforza il concetto del tragitto verso un mondo altro, svolto sia per mare che per terra. L’iscrizione [mi] suthi veluś [k...2020-07-1902 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaUna donna dalla stirpe eroicaLa stele Ducati 12, o di Rakvi Satlnei, è stata ritrovata presso la necropoli dei Giardini Margherita, collocata a ovest della città antica, ed è datata attorno al 400 a.C. Un lato della stele mostra la tipica rappresentazione della donna nobile sposata che solleva una mano verso una foglia di edera, la quale esce dalla cornice decorata con triangoli alterni. Questa è una pianta legata al culto del dio Dioniso, l’etrusco Fufluns. Si sottolinea così lo status sociale della defunta e la sua adesione ai culti dionisiaci. Le metope del tamburo illustrano figure del mito, come la maga Circe e Dedalo...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaL’ombra di un artigianoIl ritrovamento di un deposito di metalli presso la chiesa di San Francesco, avvenuto da parte di Antonio Zannoni nel 1877, testimonia la conoscenza dell’alfabeto etrusco in area padana in un periodo coevo a quello dell’Etruria propria. Infatti la chiusura del deposito è datata agli inizi del VII secolo a.C. Il materiale del ripostiglio testimonia la vastità delle rotte commerciali utilizzate, che comprendono la Sardegna, l’Europa continentale e l’Etruria. Erano presenti 14838 frammenti di bronzo e 3 di ferro, deposti all’interno di un massiccio dolio, probabilmente per essere fusi. La cronologia dei reperti è molto varia, i più antichi...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaL’orgoglio dei principiL’anforetta Melenzani, proveniente dall’omonimo sepolcreto ed è databile attorno al 600 a.C. Si caratterizza per la presenza di una lunga iscrizione di dono incisa a crudo, cioè prima della cottura del vaso, e redatta secondo le norme ortografiche dell’Etruria Settentrionale. Le circa 30 parole, talora intervallate dalla cosiddetta interpunzione verbale, ne fanno l’iscrizione più lunga di tutta l’Etruria padana. Nell’iscrizione, che procede da destra verso sinistra e presenta un andamento a spirale, sono ben identificabili il nome del vaso – zavenuza, cioè anforetta – il nome del destinatario del dono – Venu, indicato come possessore – e quello di una figura fem...2020-07-1902 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaLa scrittura nella metropoli padanaBologna, la Felsina etrusca, si sviluppa già a partire dal IX secolo a.C. in un’area pianeggiante ai piedi dell’Appennino, in una posizione strategica tra le vie di comunicazione verso l’Etruria propria da un lato, la Pianura Padana e il mondo transalpino dall’altro. Allo scorcio dell’VIII secolo a.C., si assiste all’emergere di un ristretto gruppo aristocratico, i principes, e il processo formativo della città è ultimato. È proprio in questa temperie culturale che si data la precoce acquisizione della scrittura, parallelamente a quanto si verifica in Etruria propria. Questa si manifesta dapprima sotto forma di e...2020-07-1902 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaLa celebrazione per la costruzione del tempioNell’area sacra del tempio di Tinia, sono venuti alla luce alcuni frammenti di una lamina di bronzo iscritta. Il supporto, piccolo e sottile, insieme al ritrovamento di due chiodi rivestiti d’oro, lascia supporre che fosse affisso ad una struttura lignea. Grazie alla grafia, la lamina è stata datata ai primi decenni del V secolo a.C. Conserva 13 parole disposte su 5 righe, rappresentando così una delle iscrizioni più estese dell’Etruria Padana. Sono citati quattro personaggi, forse magistrati, che sembrano coinvolti in due azioni differenti di carattere rituale. I primi due avrebbero compiuto dei riti presso il muntie di...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaIl rito della comunitàDurante gli scavi del Tempio urbano di Uni, all’interno di uno dei muri di fondazione, sono stati ritrovati due frammenti ceramici riconducibili al collo e all’orlo di un’unica anfora in bucchero. I due frammenti riportano una parola ciascuno. Sulla base dei dati archeologici e del tipo di scrittura, è possibile datare le epigrafi attorno al 500 a.C. Una delle due parole è spural, cioè “della comunità”, e si riferisce al concetto di città intesa come collettività organizzata dal punto di vista sociale e istituzionale, ricalcando il concetto latino di civitas. Questo si contrappone ad un altro termine etrusco “per città”, methlu...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaAbitare vicino agli deiNel corso della fondazione della città di Kainua sono state osservate le norme dell’Etrusca disciplina per la pianificazione urbanistica. I due templi urbani furono dedicati a Tinia e Uni, riconducibili a Zeus ed Era, e si collocano nel quadrante nord-est della città, in corrispondenza con la loro sede nel templum celeste. Il tempio di Uni è il più antico, risale alla fine del VI secolo a.C ed è tuscanico, tipologia architettonica nata e sviluppatasi nel mondo etrusco. Il ritrovamento su un frammento in bucchero dell’iscrizione unialthi, che significa “in quello di Uni”, sottintendendo il santuario, ha permesso di a...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaKainua, la nuovaDurante gli scavi del tempio urbano di Tinia è stata ritrovata un’epigrafe che restituisce il nome antico della città, cioè Kainua. L’iscrizione è stata graffita sul fondo esterno dopo la cottura del vaso, una coppa in bucchero di produzione locale. In ambito sacro, la coppa è il supporto maggiormente utilizzato per le iscrizioni, mentre il bucchero, caratteristico del mondo etrusco, evoca con il suo colore scuro il più pregiato metallo. In base allo stile della scrittura e al contesto di ritrovamento, è stato possibile datare l’epigrafe tra il 500 e il 450 a.C. Il testo, purtroppo mutilo in quanto si conservano soltanto alcu...2020-07-1901 minScrittura e società nelle città dell\'Etruria padanaScrittura e società nelle città dell'Etruria padanaKainua-Marzabotto: la scrittura e il sacroAttorno al 500 a.C., nel corso di una riorganizzazione dell’intero territorio etrusco, venne fondata in chiave urbanistica Kainua, su un insediamento arcaico presso la moderna città di Marzabotto. Essendo il primo esteso pianoro per chi giungeva dall’Etruria tirrenica attraversando gli Appennini, la sua posizione risultava strategica per gli intesi traffici commerciali, nei quali rivestiva anche un importante ruolo come centro artigianale. La città si trovava ai piedi di una piccola collina che fungeva da acropoli e si sviluppava secondo assi stradali ortogonali, risultato di un preciso rituale basato su osservazioni astronomiche. Gli edifici sacri dell’Acropoli...2020-07-1902 min