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Irene Galifi

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Guida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoLa Strada del Prosecco di Conegliano ValdobbiadeneNata nel 2003, raccoglie l’eredita della prima arteria enologica italiana, la Strada del Vino Bianco, costituitasi 1966. Sono stati affiancati altri percorsi tematici allo storico per valorizzare tutto il territorio tra Conegliano e Valdobbiadene, i suoi diversi paesaggi viticoli, le cantine e le bellezze storico-artistiche. Uno scenario unico in cui godere di suggestive emozioni, gustare ottimo vino e assaggiare prodotti tipici gustosi. Oltre al percorso principale, lungo circa 90 chilometri, vale la pensa imboccare e perdersi lungo le stradine che si inerpicano per i colli e scoprire, immersi in un mare di vigneti ininterrotti, panorami suggestivi, eremi e pievi, antichi mulini e so...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoIl Prosecco DOCG Superiore di CartizzeApice qualitativo del Prosecco DOCG Superiore, questo vino di altissimo livello (Grand Cru, la tipologia più elevata di prosecco) deve il proprio nome ad una piccolissima area di 108 ettari nel comune di Valdobbiadene, tra le colline di San Pietro di Barbozza Santo Stefano e Saccol. È una sottozona con microclima e terreno in grado di conferire al vino particolarità uniche di grande pregio. Le uve vengono vendemmiate solo una volta raggiunta una maturazione completa con alti livelli di zucchero quando può essere garantita una buona concentrazione di sapori e aromi. Queste colline sono di formazione tettonica quando 5 milioni di anni fa si s...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoL'origine del ProseccoDurante i primi anni del Cinquecento a Trieste si sentì la necessità di distinguere la ribolla da quella prodotta nei territori dei goriziani e istriani, che avevano costi inferiori. Venne di conseguenza definita una precisa geolocalizzazione, che si identificava con il luogo di produzione dell'antichità, il castellum nobile vino Pucinum, che coincideva con il Castello di Prosecco, nei pressi della omonima località di Prosecco. Il vitigno, vero elemento caratterizzante del Prosecco delle origini, si diffuse dapprima nel Goriziano, poi – tramite la Serenissima – anche in Dalmazia, a Vicenza e nel Trevigiano. Col passare dei secoli, la produzione nella zona d'origine andò scemando...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoLa storia del ProseccoLe uve del vitigno Glera, originariamente coltivato sul pendio carsico, che costeggia il mare vicino a Trieste nella località Prosecco, erano note già in epoca romana. La viticoltura è diffusa in quest’area fin da tempi assai remoti. Una stele funeraria riporta le parole di un centurione romano, indicando i vendemmiales (celebrazioni per la vendemmia). Prima del suo genere in Italia, nel 1876 venne fondata la Scuola Enologica di Conegliano, dove nacque il metodo di spumantizzazione Conegliano Valdobbiadene ideato da Antonio Carpenè. Nel 1969 per il Prosecco prodotto nei 15 comuni tra Conegliano Valdobbiadene arriva il riconoscimento a Denominazione di Origine Controllata. Un ulteriore ricono...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoIl Glera a ConeglianoManifestazione della capacità di adattamento dell’uomo all’ambiente è il ciglione, una tipologia di terrazzamento stretto ed erboso con cui è stato modellato questo aspro terreno. Invece della pietra si impiega la terra inerbita che riduce l’erosione del suolo e concorre a mantenere solidi i versanti. Oltre alle caratteristiche forme paesaggistiche, conferiscono elementi di unicità e distinzione le architetture degli impianti viticoli insieme alle tecniche di allevamento. Conseguenza di una felice interazione tra uomo e ambiente trasmessasi nei secoli, l’opera di generazioni di piccoli viticoltori ha creato un paesaggio “a mosaico”, contraddistinto da piccoli appezzamenti vitati intervallati da boschi. Da più di trecen...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoConegliano, le colline del ProseccoUn paesaggio agricolo e culturale unico ed un’attività produttiva di eccellenza che ha saputo sapientemente interagire con l’affascinante natura del territorio costituiscono questo recentissimo sito UNESCO. Una terra fortunatamente ancora estranea al turismo dei grandi numeri, che sa ammaliare, grazie ai panorami suggestivi, alle sue pievi e abbazie, agli antichi borghi e ai castelli, alle città murate e alle ville venete. Le colline del prosecco sono il 10° sito al mondo iscritto alla categoria “paesaggio culturale”, in cui il risultato visibile è dato dall’interazione, in continua evoluzione, tra l’uomo e l’ambiente. Dato che questi erti pendii (che talvolta raggiungo...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoPalù di LivenzaDetto Palù della Santissima, si tratta di un’area umida alle falde dell’Altopiano del Cansiglio, dove si trovano le sorgenti del fiume Livenza. Durante i lavori di scavo di un canale di drenaggio di acque stagnanti al centro del bacino, negli anni Sessanta dello scorso secolo, furono scoperte delle strutture lignee, molteplici strumenti in pietra e frammenti ceramici riconducibili ad un villaggio del Neolitico (seconda metà del V - prima metà del IV millennio a.C.). La copiosa disponibilità d’acqua (grazie alle tre sorgenti del Livenza), la particolarità geomorfologica del bacino e un ambiente assai ricco di risorse naturali ha...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoLe palafitte di CanevaGli insediamenti sono stati iscritti nella lista del Patrimonio mondiale perché fondamentali per la comprensione delle prime società agrarie e dell’evoluzione delle comunità tra Neolitico e Età del Bronzo nelle aree alpine. Tali insediamenti preistorici, databili tra il 5000 e il 500 a.C., sorsero sulle rive di laghi, fiumi o in zone di torbiera. Grazie all’ambiente umido le condizioni conservative sono eccezionali, perché hanno permesso la sopravvivenza di quei materiali organici che oggi ci raccontano lo sviluppo di metallurgia, agricoltura e zootecnia e l’interazione di queste comunità con il territorio. Tipiche di questi insediamenti erano le capanne di paglia, legn...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoDolomiti di BrentaDi straordinaria importanza geologica, naturalistica e paesaggistica, questo sito si trova al confine ovest della provincia di Trento, nella parte più occidentale della regione dolomitica. Separate geograficamente dagli altri gruppi, le Dolomiti di Brenta se ne differenziano anche dal punto di vista morfologico, con imponenti strutture modellate dall’erosione in pinnacoli e guglie dalle molteplici forme e dimensioni: paradiso per escursionisti e alpinisti. L’area è tutelata dal 1988 dal Parco Naturale Adamello Brenta (il cui simbolo è l’orso). Esteso su una superficie di oltre 62.000 ettari, presenta una grande varietà di fauna: martore, volpi, tassi caprioli, camosci, stambecchi, cervi; più rari galli forcelli e...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoSentiero natura di ZannesÈ un sentiero circolare che mira ad avvicinare l’escursionista al paesaggio naturale e culturale del Parco naturale Puez-Odle. I vari luoghi di sosta sono provvisti di pannelli di legno che raccontano genesi e particolarità naturalistiche del parco. È una strada sterrata dal fondo compatto, quindi praticabile anche ai visitatori in sedia a rotelle; inoltre, per le persone non vedenti sono state allestite alcune stazioni in scrittura Braille. La vegetazione annovera specie proprie del paesaggio d’alta montagna: pino cembro, abete rosso e larice, oltre a moltissime varietà di fiori come genziane blu, rododendri, stelle alpine, scarpette della Madonna, fiori di croco, papaveri...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoParco naturale delle Dolomiti FriulaneIl sistema, racchiuso tra Piave, alto corso del Tagliamento, Val Tramontina e Val Cellina, si estende nelle province di Pordenone e Udine e, per un breve tratto, anche in quella di Belluno. Sono un gruppo piuttosto unitario e compatto, un susseguirsi assai suggestivo di picchi e cime che offre inaspettati scenari e panorami straordinari. Ad esempio, nel gruppo degli Spalti di Toro (nell’alta Val Cimoliana) si trova lo spettacolare Campanile di Val Montanaia: prodotta dell’erosione alpina, è una guglia dolomitica di selvaggia bellezza. Per difendere e valorizzare il patrimonio geologico naturalistico del sistema, nel 1996 è stato istituito il Parco naturale delle...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoDolomiaLe Dolomiti devono il loro nome al geologo e naturalista francese Déodat de Dolomieu (1750-1801) che studiò per primo il caratteristico tipo di roccia della regione, prevalentemente calcarea, composta da carbonato doppio di calcio e magnesio. La genesi di questa roccia cominciò in un ambiente marino tropicale con calde acque poco profonde in cui si accumularono conchiglie, alghe e coralli (circa 250 milioni di anni fa, nel Triassico). Accumulatisi sul fondo di questo mare, centinaia di metri di sedimento diventarono roccia. In seguito, lo scontro tra la placca africana e quella europea fece alzare tali rocce a oltre 3000 metri sopra il...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoLa palma di Goethe all'Orto Botanico di PadovaCon un’estensione di circa 22.000 metri quadrati, l’Orto conserva circa 7.000 esemplari appartenenti a 3.500 specie diverse. Grazie ai rapporti commerciali della Serenissima fino in estremo Oriente, nonché alle spedizioni dei prefetti, apparvero qui, per la prima volta nel Vecchio Continente, piante nuove, rare ed esotiche quali la patata, l’agave, il sesamo, la fresia, il girasole, il lillà. Le collezioni comprendono piante medicinali, velenose e insettivore, piante introdotte per la prima volta in Italia dall’Orto stesso, piante dei Colli Euganei, specie rare, piante carnivore, grasse e acquatiche. L’albero più vecchio è la Palma di Goethe messa qui a dimora nel 1585, cono...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoOrto Botanico di PadovaL’Orto Botanico di Padova è stato creato nel XVI secolo e continua da allora la sua attività in qualità di centro scientifico. Iscritto dal 1997 nella lista del patrimonio mondiale UNESCO, è l’orto botanico più antico del mondo e il solo ad aver mantenuto sede e struttura originarie essenzialmente immutate. A causa dei dubbi circa l’identità di molteplici piante medicinali, all’epoca era frequente l’utilizzo di essenze sbagliate, talora perfino tossiche. Si verificavano inoltre casi di sofisticazione, soprattutto con le poco note e costose droghe esotiche. In seguito alle incalzanti richieste di studenti e docenti di arricchire l’insegnamento teorico di Lectura...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoVilla La Rotonda di VicenzaCommittente fu il nobile canonico Paolo Almerico. Tra le espressioni più alte del genio palladiano, è una residenza suburbana progettata come un tempio grazie all’uso di volumi puri e simbolici come la sfera e il cubo. La villa ha pianta centrale: è un quadrato i cui vertici si rivolgono verso i quattro punti cardinali, con un salone circolare centrale su cui si imposta la cupola. Esternamente un pronao ionico, anticipato da scalinate e con frontone coronato da statue, si ripete identico sui quattro lati. Anche l’interno è caratterizzato da una assoluta simmetria che ruota intorno all’asse del salone centrale. La villa si s...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoPalazzo Chiericati e Teatro OlimpicoPalazzo Chiericati fu progettato in funzione di residenza nobiliare per i conti Chiericati; per il palazzo l’architetto adottò una tipologia che ricorda quella delle sue ville e comunque inedita per le dimore cittadine. La fabbrica risulta rialzata su un podio come i templi antichi, in realtà per essere protetta dai bovini che stavano nell’antistante mercato e dalle esondazioni del fiume. Portato a termine nella seconda metà del XVII secolo, oggi ospita il Museo Civico. Simbolo della rinascita del classicismo, la realizzazione del Teatro Olimpico rispondeva all’ispirazione umanistica di costruire una grande struttura teatrale come quelle dell’antichità classica. È...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoBasilica Palladiana e Loggia del CapitaniatoIl nucleo dell’edificio è costituito dal gotico Palazzo della Ragione, che il Maestro rivestì con le celebri logge a partire dal 1546. A fine Quattrocento l’antica sede dell’autorità civile era cinta da un doppio ordine di logge che però crollarono. L’incarico di ricostruzione venne vinto da Palladio, preferito a celebrità quali Sansovino, Serlio, Sanmicheli e Giulio Romano. Sarà il trentottenne architetto a coniare, per il palazzo, coerentemente ai propri ideali, il nome di “basilica” (come nell’antica Roma il luogo deputato alla gestione di politica e affari). È questa la sua prima importante commissione pubblica, che lo consacrerà ufficialmente come architetto della...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoLa città del PalladioIl fatto che Vicenza sia nota come la “Città del Palladio” ci fa capire quanto sia importante il lascito impresso da un singolo artista. La maggior parte della produzione architettonica di Palladio fu realizzata in città a partire dal 1540: si tratta di committenze private e pubbliche, che cambiarono profondamente l’aspetto di Vicenza. Non solo i suoi interventi urbani hanno mutato la configurazione della città, ma tutta la sua opera ha notevolmente influenzato l’architettura europea ed extraeuropea, tanto che si diffuse il cosiddetto “palladianesimo”. Andrea Palladio non ebbe alcuna formazione artistica. Mentre lavorava nel cantiere della villa suburbana di Cricoli, tra il...2020-06-3000 minGuida ai Siti Unesco del VenetoGuida ai Siti Unesco del VenetoL’antica VicetiaNel 1994 la città di Vicenza è diventata parte del patrimonio mondale in quanto essa rappresenta un’opera unica frutto del genio di Andrea Palladio, che non solo ha lasciato un’impronta originale all’interno del territorio veneto, ma ha anche influenzato gli stili architettonici che si sono sviluppati in Europa e nel Nord America. L’antica Vicetia sorse nel II secolo a.C. su un insediamento della seconda Età del Ferro e divenne municipium romano nel 49 a.C., distinguendosi per la presenza di importanti edifici di cui sono visibili ragguardevoli tracce. Nell’arteria principale segnata dall’attuale corso Palladio è riconoscibile il decumano massimo...2020-06-3000 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoI parchi di Gradisca d'IsonzoIl governatore del Lombardo-Veneto, il feldmaresciallo Radetzky, su richiesta della cittadinanza fece demolire parte delle mura della fortezza, realizzando nel 1863 la Spianata, un elegante luogo di ritrovo che dall’inizio del Novecento vide sorgere magnifici locali alla moda e caffè. Il centro storico ha ancora la forma più o meno pentagonale data dalle mura veneziane; ampie strade che si incrociano ad angolo retto, realizzate per agevolare le manovre militari, formano un tessuto edilizio regolare, ripartito in compatti isolati. Una delle attrazioni più note della città sono i bellissimi parchi dove nel passato sorgevano i bastioni della fortezza, tra cui la già ci...2020-06-1100 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoGradisca d'IsonzoSi trova sulla sponda destra dell’Isonzo, nella pianura friulana, non lontano dalle Alpi Giulie, dal Mare Adriatico e dal confine sloveno. La città fortificata venne fondata nel 1479 dai Veneziani come baluardo per fronteggiare le frequenti e violente invasioni degli Ottomani. Su incarico del Senato veneto, per progettare sistemi di difesa e nuove armi, fu qui inviato addirittura Leonardo da Vinci. Il borgo fu cinto da una robusta cinta muraria dotata di sette torri fortificate, all’esterno della quale, in un largo fossato difensivo, furono convogliate le acque del fiume. Il periodo d’oro della cittadina, sotto i principi di Eggenbe...2020-06-1100 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoLa sorgente del Gorgazzo e i dintorni di PolcenigoIl borgo sorge in un’ampia zona calcarea ricoperta da una fitta foresta ai piedi dell’altipiano del Cansiglio. Le abbondanti acque che penetrano nel terreno poroso riaffiorano in due sorgenti spettacolari, la Santissima e il Gorgazzo, da cui ha origine il fiume Livenza. Il pittoresco paese, senz’altro adatto allo slow tourism, fa parte dei Borghi più belli d’Italia. La sorgente del Gorgazzo è un piccolo e suggestivo specchio d’acqua dall’intenso colore azzurro e dalle sorprendenti sfumature, da sempre ispirazione per i pittori. Chiamata in dialetto Al bus, è una cavità carsica subacquea formata da una profondissima risorgiva, alimentata dalle...2020-06-1000 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoPolcenigoLungo le vie si affacciano alcuni edifici di considerevole valore architettonico e storico, come il cinquecentesco Palazzo Scolari-Salice. È una dimora gentilizia con giardino all’italiana ottocentesco con siepi e alberi centenari, cui si accede tramite un ponte che oltrepassa il torrente. Il palazzo che ospita il teatro è del Cinquecento: ornamenti in marmo e stucco, bifore, trifore abbelliscono l’edificio. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento vi si tennero rappresentazioni teatrali e concerti. Dopo un importante intervento di restauro, lo stabile ospita al piano terra il nuovo cinema-teatro e al primo piano il Museo dell’Arte Cucinaria, dove sono esposti strumenti...2020-06-1000 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoI dintorni di SutrioCon un comprensorio sciistico di 22 chilometri di piste, Monte Zoncolan (1750 m) è una delle aree sciistiche più attrezzate della regione. La funivia da Ravascletto è attiva anche in estate. Sulla strada che porta al Monte Zoncolan si possono fare passeggiate panoramiche ed escursioni semplici. In meno un’ora di cammino si arriva ai 2000 metri del Monte Tamai, con le casere da cui partono numerosi sentieri. Tra i prodotti più tipici: ricotta, burro, formaggi di malga, grappe aromatizzate, funghi. Piatto tipico è il frico, formaggio fuso che può essere cucinato insieme a cipolle, patate, erbe e verdure. Dalla domenica prima di Natale all’Epifania il paese o...2020-06-1000 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoSutrio e le botteghe artigianeA pochi chilometri dal confine con l’Austria, in Carnia, Sutrio sorge nella Valle del Bût, della quale fu tra i primi insediamenti. Si affaccia su un’antica strada tracciata dai Romani per collegare l’odierna Carinzia con Aquileia e il Mar Adriatico. La popolazione del territorio è sempre stata molto attiva in campo artigianale, commerciale e agricolo-pastorale. Il centro storico, con il suo sorprendente patrimonio architettonico ed artistico, è ben conservato. Strette vie lastricate e antiche case in pietra con caratteristici loggiati, balconate e portoni in pietra o legno raccontano l’evoluzione della casa carnica dal Quattrocento all’Ottocento, da quelle portic...2020-06-1000 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoSauris e i suoi prodotti localiL’attuale pittoresca chiesetta gotica di San Lorenzo a Sauris di Sopra (Ouberzahre) risale all’inizio del XVI secolo, ma esisteva fin dal 1328. Un piccolo rosone si apre nella facciata in pietra; l’interno, con soffitto a capriate lignee, è un’aula rettangolare impreziosita dall’abside poligonale gotica. Vi si conserva un pregevole altare ligneo a portelle dell’Ultima Cena di Michele Parth da Brunico (1551). All’interno di un antico rustico con fienile ristrutturato, si trova il Centro Etnografico che, oltre a dedicarsi alla valorizzazione della cultura locale, raccoglie gli elementi più rilevanti delle tradizioni e del lavoro di questa comunità. Tra i prodotti pi...2020-06-1000 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoSaurisRicco di antiche tradizioni, è uno tra i più affascinanti borghi della Carnia, non solo per il suo paesaggio circondato da prati, pascoli e boschi, ma anche per la sua unicità e ricchezza culturale. Oltre al friulano e all’italiano, ancora oggi vi si parla una particolarissima lingua antica di influenza tedesca, appartenente al gruppo linguistico del bavarese meridionale. Grande il fascino dell’architettura del borgo, contraddistinta da abitazioni in pietra e legno con una tecnica unica rispetto ad altre località montane del Friuli Venezia Giulia; gli edifici sono infatti in legno e pietra, risorse disponibili sul territorio. Case e rustici più anti...2020-06-1000 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoI canederli e i dintorni di VipitenoDurante la Sagra dei Canederli, che si svolge a settembre, viene allestita una tavolata lunga 400 metri dove vengono messe in mostra 70 varietà di canederli (al pane nero, allo speck, magri e anche dolci). Nella zona meridionale della città, accanto alla chiesa parrocchiale, nella duecentesca Commenda dell’Ordine Teutonico (Deutschhaus) si trova il Museo Multscher, dove sono custodite le pregiate tavole dell’altare per la parrocchiale della città, realizzato nel 1456 dal celebre scultore Hans Multscher di Ulm. Parte dell’edificio ospita il Museo civico, che racconta la storia di Vipiteno con cartine storiche, vedute della città e documenti di varie corporazioni artigianal...2020-06-1000 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoVipitenoIl toponimo Sterzing resta oscuro: secondo alcuni, al tempo dei Romani Vipitenum avrebbe ospitato una zecca che coniava sesterzi, mentre per altri deriverebbe da Sterzl, leggendaria figura del pellegrino storpio e vagabondo che compare infatti nello stemma cittadino e che rimanderebbe agli ospizi che qui sorgevano nel Medioevo. Nella splendida Valle dell’Isarco, all’ingresso di un’ampia conca circondata da montagne, boschi e prati, l’abitato si è sviluppato lungo il Brennero. Per accedere al centro quattro sono le porte: Porta Ungerhauser o Pfitscher, Porta Inferiore o Porta Bressanone, Porta Margherita o Telves e Porta Giovo. La Reichstrasse o via della Cit...2020-06-1000 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoIl Sentiero di Dürer e i dintorni di EgnaUn percorso nella natura conduce alla frazione collinare di Mazzon, da cui contemplare la valle fino al Lago di Caldaro. Attraverso il Sentiero di Dürer (Dürerweg) si ripercorre parte del tragitto che il grande artista tedesco fece per recarsi a Venezia nel 1494, durante il suo primo viaggio in Italia quando fu costretto a deviare a causa di una piena dell’Adige. Dopo aver probabilmente soggiornato al Klösterle, dalla piazza di Laghetti imboccò il sentiero che giunge alle piramidi di terra di Segonzano in Val di Cembra. Lungo la riva orientale del fiume Adige, in una zona molto solegg...2020-06-0900 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoEgnaAttorniata da alberi di mele e vigneti, la bella cittadina si trova tra i boschi del Monte Corno e le rive dell’Adige, in un fondovalle assolato ai piedi della collina di Castelfeder. Il borgo sorse vicino al corso del fiume, ma a partire dal 1222 gli edifici furono costruiti più a monte a causa delle frequenti alluvioni. Grazie alla sua posizione geografica, divenne un grosso centro commerciale tra nord e sud, acquisendo grande importanza sia economica sia culturale. La stretta via Andreas Hofer deve il nome al patriota altoatesino che guidò la sollevazione tirolese contro i Francesi nel 1809 e che prim...2020-06-0900 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoI tabià di Mezzano di PrimieroParte fondamentale delle case rurali del passato è il tabià, ovvero il fienile di legno dove si faceva essiccare il foraggio. Luogo di stoccaggio per l’inverno, fungeva anche da zona di gioco per i bambini. Il Tabià della Gema, contadina e prima donna sindaco del paese, custodisce presepi intagliati mentre al primo piano si svolgono serate teatrali o musicali. Il Tabià del Checo è un piccolo centro culturale con esposizione di artigianato e uno spazio per iniziative culturali. Il Tabià del Rico, trasformato in piccolo museo etnografico privato, espone oggetti di vita quotidiana di un tempo. Da qualche anno il borgo si sta p...2020-06-0900 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoMezzano di PrimieroPosto nel comprensorio di Primiero, al confine tra la provincia autonoma di Trento e quella veneta di Belluno, è un suggestivo borgo che è riuscito a conciliare passato e presente, architettura tradizionale e reinterpretazione contemporanea. Fortunatamente rimasto ai margini del turismo di massa, Mezzano è un piccolo gioiello plasmato dal grande amore degli abitanti per il proprio passato rurale. Il paese infatti mantiene integra una sua identità storica, inserendo nel tessuto originale ogni nuovo elemento, tenendone sempre rispettosamente in considerazione le caratteristiche anche nei riutilizzi o nei restauri. Le nuove costruzioni risultano perciò in continuità con la tradizione. Con le sue antiche fontane di pie...2020-06-0900 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoIl Castello di SoaveL'edificio domina l’ampia pianura levandosi maestoso sul Monte Tenda. Munito di ponte levatoio, l’ingresso principale a nord è difeso dalla robusta Torre di San Giorgio. Si accede quindi al primo cortile, la cui cinta muraria fu costruita all’inizio del Quattrocento dai Veneziani e dove si trovano le rovine di un piccolo edificio sacro del X secolo. Il nucleo centrale della struttura è composto dall’ultimo baluardo in caso di assedio, il mastio, intorno al quale tre cortili si sviluppano sempre più ampi e divisi da alte cortine. Oltrepassando la porta a saracinesca si passa al secondo cortile, detto della Madonna per...2020-06-0900 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoSoaveSoave è un luogo di rara suggestione con una delle più belle e interessanti fortificazioni venete. Sovrastata dal castello, è completamente circondata da mura merlate e si trova nella pianura veronese, ai piedi dei Monti Lessini. Il borgo venne fondato nel VI secolo da una tribù di Svevi (da cui il nome della cittadina), che qui s’insediò guidata da re Alboino. Il possente complesso difensivo fu gradualmente ingrandito e impreziosito fino ad assumere l’attuale aspetto nella seconda metà del XIV secolo: un’imponente rocca al culmine di un’articolata cinta muraria. Le mura coronate di merli sono rinforzate da 24 torri e abbracciano...2020-06-0900 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoIl Ponte visconteo di Valeggio sul MincioChiamato anche pontelungo dagli abitanti, è una sorprendente diga-ponte fortificata, voluta dal duca Gian Galeazzo Visconti nel 1393 per realizzare una barriera difensiva intorno alle sue nuove conquiste nel veronese. Il progetto del grande ponte fu affidato a due eminenti ingegneri: il veronese Melchiorre Gambaretti e il fiorentino Domenico dei Benintendi. Inizialmente avrebbe dovuto essere un ponte-diga, ma per problemi di ingegneria idraulica diventò ponte-fortezza. Fu concluso in soli due anni. Nella massiccia rocca centrale stava la guarnigione di sorveglianza; due alte cortine merlate la collegavano al superiore castello Scaligero, integrandola in questo modo al complesso fortificato del Serraglio scaligero. Il terzo ma...2020-06-0900 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghetto di Valeggio sul MincioIl caratteristico paese si trova a circa 30 chilometri da Verona, a sud-est del Lago di Garda ed è una frazione di Valeggio. È decisamente un luogo suggestivo, fiabesco, dove il tempo sembra essersi fermato. Fin dall’antichità, ma specialmente nel Medioevo, fu un ottimo guado per attraversare il Mincio in un punto di passaggio molto strategico. Naturale confine tra Lombardia e Veneto, questa depressione tra colline moreniche rappresentò sempre un luogo di transito, paese-ponte tra due regioni dove gli abitanti assorbirono entrambe le culture, veneta e lombarda. Durante il lungo dominio veneziano (1405-1796) Borghetto perse a poco a poco la funzione di presid...2020-06-0900 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoIl Castello di MarosticaIl Castello Superiore, edificato su un precedente fortilizio, comprendeva anche una struttura abitativa. Allorché fu terminato, perse però un po’ alla volta l’originaria funzione di centro di difesa del borgo, poiché nel frattempo le attività militari e civili si erano trasferite in pianura intorno al Castello Inferiore e alla chiesa di Santa Maria. Dal Castello Superiore parte un suggestivo percorso lungo il camminamento di una parte della cinta muraria (accessibile solo se forniti di adeguata imbragatura e accompagnati da guide). Il Castello Inferiore, eretto nel Trecento e detto anche Castello da Basso, domina la piazza. È un tipico castello-recinto a pianta re...2020-06-0900 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoMarosticaNota in tutto il mondo per la partita a scacchi con personaggi viventi, Marostica si trova lungo la pedemontana che dal Brenta segue le pendici meridionali dell’altopiano dei Sette Comuni. Per proteggersi dagli assalti degli Ungari, tra X e XI secolo la cittadella cominciò a prendere forma. Sul Monte Pauso sorgeva già un fortilizio che nei due secoli successivi crebbe fino a diventare un vero e proprio castrum con torre, recinto in muratura e mastio. Incorniciata dalla veduta delle mura, la piazza rettangolare porticata è molto ampia: due dei lati sono occupati da portici, gli altri dal Castello Inferiore, oggi sede...2020-06-0900 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoCasa del PetrarcaIn via Valleselle si trova la Casa del Petrarca, dopo piazza San Marco in cui svetta la seicentesca colonna del Leone Veneto. Qui il poeta visse, seppur non continuativamente, dal 1370 al 1374: probabilmente aveva conosciuto per la prima volta Arquà mentre era alle terme di Abano a curarsi dalla scabbia nel 1364. Circondata dagli orti che egli stesso curava, la casa gli fu probabilmente donata nel 1369 da Francesco il Vecchio da Carrara, signore di Padova. La distribuzione degli ambienti interni fu modificata dal Petrarca stesso, che aggiunse tre camini e due balconi e rifece le finestre in stile gotico. Casa e biblioteca f...2020-06-0900 minBorghi Imperdibili del TrivenetoBorghi Imperdibili del TrivenetoArquà PetrarcaLa fama petrarchesca spinse varie famiglie aristocratiche padovane e veneziane a costruirvi le proprie residenze di villeggiatura, affascinate dall’incanto del luogo e dalla memoria dell’illustre poeta. Rampe tortuose conducono dalla parte bassa del paesino a quella alta: all’inizio si incontrano delle case in pietra, poi i vecchi lavatoi e abbeveratoi, subito prima della fontana del Petrarca (preesistente all’arrivo del poeta che qui veniva ad attingere l’acqua). Si giunge quindi al sagrato della parrocchiale di santa Maria Assunta, attestata già dall’XI secolo. Nel sagrato si trova il sepolcro del Petrarca: l’arca di ispirazione paleocristiana, in trachite e m...2020-06-0900 min