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Memorie Resistenza Fiorentina
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Memorie di Resistenza fiorentina
Al carcere delle Murate le torture continuano
Memorie di Ferdinando Pretini, partigiano della 1ª Divisione Giustizia e Libertà. Arrestato nel novembre del 1944 fu una delle vittime più ferocemente torturate dalla Banda Carità, il Reparto dei Servizi Speciali comandato da Mario Carità, che operò a Firenze durante il periodo della Repubblica Sociale.I tentativi di Carità di ottenere informazioni dal nostro parrucchiere continuarono anche durante la detenzione. Un giorno un incaricato del maggiore gli chiese di descrivere i connotati della persona alla quale, come aveva riferito la spia, Pretini aveva consegnato molte paia di scarpe destinate ai partigiani di Monte M...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Le torture subite a Villa Malatesta per mano di Carità e della sua banda
Memorie di Ferdinando Pretini, partigiano della 1ª Divisione Giustizia e Libertà. Arrestato nel novembre del 1944 fu una delle vittime più ferocemente torturate dalla Banda Carità.La Banda Carità è il nome con cui è conosciuto il Reparto dei Servizi Speciali, che opera a Firenze durante il periodo della Repubblica Sociale e comandato da Mario Carità. Il trattamento riservato a Pretini fu di una violenza e di una crudeltà indicibili e il militante azionista portò per il resto della vita i segni di quel sadico accanimento sulla sua persona. Sul parrucchier...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Il perdono? Memorie su Mario Carità e la sua banda di torturatori di Gilda Larocca
Gilda Larocca è stata una partigiana della divisione Giustizia e libertà e membro di Radio CORA, emittente clandestina che dal gennaio al giugno 1944 mantenne i contatti tra la Resistenza toscana e i comandi alleati. La Banda Carità è il nome del Reparto dei Servizi Speciali che opera a Firenze durante il periodo della Repubblica Sociale, comandato da Mario Carità.Si deve sapere, da tutti, a cosa può portare la privazione della libertà, per incitare, sempre, al rifiuto di ogni e qualsiasi forma di violenza. E fu con lo stesso spirito, solo per coerenza e per giu...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Mario Carità
Il comandante del Reparto dei Servizi Speciali che opera a Firenze durante il periodo della Repubblica Sociale, nelle parole di Agostino Chesne Dauphinè, organizzatore per il Partito d'Azione del soccorso ai prigionieri alleati e agli ebrei. Dopo gli interrogatori e le torture di Carità è inviato in campo di concentramento, da cui fugge in modo rocambolesco. Lo ricordo bene: i capelli nerissimi sui cui spiccava una candida ciocca nel mezzo della fronte, rivelatrice di anomalie che avrebbero fatto fare balzi di gioia a Lombroso. Ricordo la bocca sensuale, carnosa, il viso...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Erano giorni o secoli per quella madre?
Passo della lettera di Clotilde Fusconi, madre di Anna Maria Enriques Agnoletti, partigiana, fucilata a Cercina, una frazione di Sesto Fiorentino, il 12 giugno 1944, in risposta a Patrizia, studentessa della scuola città Pestalozzi, marzo 1958La lettera è conservata presso l'Istituto storico toscano della Resistenza e dell'età contemporaneaIl 12 giugno, dalla sua cella, la mamma intravide appena la sua diletta figliola portata via dal carcere. Alle buone suore i nazisti avevano detto che l'avrebbero portata in alta Italia, e così fu riferito alla madre. La notte stessa, invece, la condussero a morte (per mano...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
La morte di una partigiana
Anna Maria Enriques Agnoletti, partigiana, torturata e fucilata a Cercina, una frazione di Sesto Fiorentino, il 12 giugno 1944Fu interrogata, battuta brutalmente anche sul viso, tenuta sveglia per una settimana intera: ma non parlò e finse di non conoscere nessuno di coloro coi quali aveva collaborato. Il suo carattere tanto dolce e sereno si dimostrò allora di una fortezza eccezionale. Col suo silenzio, salvò tutti gli amici di Firenze. Dopo otto giorni fu trasferita a Santa Verdiana e così poté un poco riposare. Qui tutti rimasero edificati, dal Direttore alle Suore, della sua serenità e tranquillità. La sera de...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
La distribuzione della stampa clandestina in fabbrica
Giuliana Serafini, maestra sigaraia della Manifattura Tabacchi, partigiana La Giuliana Serafini ricorda che ritirava i manifestini in un negozio di barbiere di via del Ponte alle Mosse con la parola d'ordine: “Sono la moglie dell'arrotino! Mi dà le forbici da arrotare?”; nel retrobottega infilava i volantini nel giornale “Era fascista”, che poi teneva bene in evidenza per stornare l'attenzione dei fascisti e trasportare la stampa con una certa tranquillità. Altre volte, quando erano più voluminosi li nascondeva nel corsetto, ma una di queste volte corse un bel rischio: nel recarsi ad un appuntamento oltre il ponte San...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Cronache di lotta. Le sigaraie della Manifattura Tabacchi e lo sciopero del marzo 1944
...le tabaccaie, venerdì 3 c. m. a mezzogiorno si posero anch'esse in sciopero. Accorsero subito le autorità, non riconosciute dalla massa, e un tedesco. I fascisti, entrati nei reparti, cominciarono a sparare, ma, le donne e gli uomini, che avevano solidarizzato, non si mossero per niente. Gli assassini fascisti colpiti da questo energico contegno, cominciarono a malmenare le donne che gli erano vicine. Gli fu risposto con le peggiori parole che si potrebbe dire loro. Il capo assassino Manganiello intese di domandare cosa si voleva, ed in coro gli fu risposto: “Abbiano fame, vogliamo la Pace, e non vogliamo che i nost...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
I campi di concentramento sono favole?
Memorie di Mario Picciòli, deportato nei campi di concentramento di Mauthausen, Ebensee e Linz III e sopravvissutoHo sentito dire che a Ebensee, nella baracca dove mettevano i moribondi assieme ai morti in attesa di essere bruciati, alcuni disgraziati ancora vivi avevano tentato di mangiare i disgraziati già morti. E, quando qualcuno cadeva a terra, nessuno cercava di aiutarlo. Non ne avremmo avuto la forza. E poi, per cosa? Per farsi ammazzare dalle SS? Abbiamo dormito con i morti accanto. Ancora oggi tante cose brutte che accadono, non mi fanno né caldo, né fred...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
L'arrivo a Mauthausen, i kapò
Memorie di Mario Picciòli, deportato nei campi di concentramento di Mauthausen, Ebensee e Linz III e sopravvissutoScesi dal treno, ci misero in fila per cinque. Iniziammo a salire una collina sempre incalzati dall'urlo dei soldati “los, los” ci urlavano, “in fretta, in fretta”. Quelle furono le prime parole che ci dissero. In quei quindici mesi passati nei campi avrei imparato a riconoscere le parole peggiori, gli ordini, le offese. Erano quelle le uniche parole che ci dicevano. Passammo anche dal paesino senza che nessuno si affacciasse alle finestre o uscisse fuori dalle porte, no...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Gli operai della "Pignone" rispondono come un sol'uomo. Gli scioperi del marzo 1944
Fin dai primi del mese scorso, cioè da quando la Direzione rispose coll'intervento delle autorità fasciste e colle minacce alle giuste richieste degli operai, fra tutte le maestranze e gli impiegati era vivamente sentita la necessità di riprendere la lotta. Giuste le direttive ricevute dal Comitato di agitazione della nostra città il giorno 3 alle ore 13 tutti gli operai e gli impiegati non ripresero il lavoro per le seguenti rivendicazioni: aumento dei salari, aumento dei generi razionati, aumento degli assegni familiari, immediata riforma della cassa mutua, indennità di L. 450. L'adesione fu totale e quindi un vero successo dal punto di vista della...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
27 gennaio 1944, prova generale dello sciopero del marzo 1944 alla fonderia del Pignone
Memorie di Alfredo Mazzoni, partigiano e membro dell’organizzazione clandestina del PCI, coordinatore del Comitato Settore Industriale del Partito Comunista, a capo del quale c'è Mario Fabiani, primo Sindaco di Firenze eletto dopo la guerraFabiani lanciò l'idea di attuare uno sciopero in misura ridotta alla Pignone come prova generale. “Perchè non la fai fare alla Galileo questa prova?” gli chiese Nello Secci della Pignone. Allora Fabiani, ricordandogli la manifestazione di protesta, riuscitissima, partita dal gruppo calderai ed estesa a tutta la fabbrica per i mancati impegni assunti dalla Direzione dopo il 25 luglio, in seguito alla quale l'a...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
La distruzione dei ponti, la notte del 3 agosto 1944
Memorie di Sergio Giannelli, abitante di Via Guicciardini, una delle strade di Firenze più colpite dalle mine tedescheLa tragedia arrivò verso le dieci di sera del 3 agosto: il palazzo sussultò, scosso dalle fondamenta ogni volta che saltavano le nostre strade. Fu un tormento che non sembrava finire mai. Verso le prime luci dell'alba saltò l'ultimo ponte. Allora io, mio padre, “Maciste” e altri tornammo attraverso il passaggio segreto alla chiesa e da lì in Piazza Santa Felicita. Fuochi infernali si levavano ancora dalle macerie delle nostre case sventrate. Ad un tratto vidi la macchina da cucire de...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Il Ponte Santa Trinita distrutto dalle mine tedesche la notte tra il 3 e il 4 agosto 1944
Memorie di Piero Calamandrei, antifascista, tra i fondatori del Partito d'AzioneNon posso dimenticare la prima visione di quella rovina, come mi apparve la mattina del 29 agosto, appena potei rientrare a Firenze. Vi ero arrivato a notte alta da Porta Romana, su una macchina militare del PWB: la macchina prese da via dei Serragli e traversò l'Arno sul ponte provvisorio che già i pontieri alleati avevano gettato sui piloti rimasti in piedi. Era buio pesto: che il Ponte a Santa Trinita non c'era più me ne accorsi soltanto, senza vedere, dal traballio metallico di quel passaggio. Ma...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Il salvataggio del ponte dei cazzotti e dell'acquedotto di Mantignano, 4 agosto 1944
Memorie di Mario Pirricchi, partigiano, commissario politico delle Squadre di Azione Patriottica in Oltrarno. A lui è affidata la Seconda compagnia della SAP che opera nella zona di Monticelli nel rione di SoffianoMentre stavamo lì per dare l'ordine alle squadre di cominciare a prendere posizione, saltò il primo ponte verso l'albeggiare del 4 agosto; poi saltarono via via tutti gli altri; in quel momento avemmo l'ordine dell'insurrezione: fuori le squadre, fuori la popolazione. E andammo a chiamare gli alleati, che erano in vicinanza di Scandicci e venivan giù dalle colline del Pian dei Cerri, per dirg...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Mantignano. L'azione partigiana del 4 agosto 1944
Cronache dal giornale “Potente”, voce delle organizzazioni comuniste della I zona, 11 agosto 1945Nonostante che, il numero e l'entità dei fatti d'arme non raggiungesse l'importanza di quegli svoltesi dopo l'11 agosto nella parte Nord della città, non poche furono le azioni individuali e collettive compiute contro i tedeschi. Fra tutte, citeremo, per le perdite notevoli subite dal nemico e per il pieno raggiungimento dell'obiettivo propostosi, il fatto d'arme svoltosi a Mantignano. I tedeschi furono sorpresi mentre stavano per dare fuoco alle mine, poste allo scopo di far saltare l'acquedotto, e dopo aver subito perdite non indifferenti, dovettero ritira...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
I franchi tiratori e la morte del partigiano Tinti, 12 agosto 1944
Memorie di Sirio Ungherelli “Gianni”, commissario politico della Brigata Garibaldi "Sinigaglia"Ricordo ancora, come fosse successo ora, il dodici agosto, mentre con una squadra partigiana sparavo verso un tetto da dove avevano sparato e ucciso una donna, fui raggiunto da Bastiano che avevo mandato al Distretto Militare per sapere notizie sulla battaglia in corso. Vidi subito che Bastiano era demoralizzato e molto addolorato. “Gianni, - mi disse – devo darti una brutta notizia.” “Parla”, gli risposi. “Il nostro Tinti è stato colpito da un cecchino sull'angolo tra via Serragli e via S. Agostino, è stato portato al Distretto Militare ma era già morto.”...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Attraversare l'Arno l'11 agosto 1944, il giorno dell'insurrezione di Firenze
Memorie di Giorgio Spini, antifascista, membro del Partito d'Azione, trasmise da Radio Bari verso l'Italia occupata, con lo pseudonimo di Valdo Gigli. Distaccato dall'esercito italiano presso l'VIII Armata Britannica, lavorò sul fronte di guerra per lo Psychological Warfare Branch...decidemmo di portarci all'altezza delle Cascine per tentare di lì il guado. La zona sembrava silenziosa e senza sparatorie: dunque sembrava che non ci fosse granchè pericolo di beccarci una raffica, mentre eravamo belli scoperti e ben visibili in mezzo al fiume. Tastammo un po' il fondo del fiume e capimmo che l'Arno ci sarebbe arrivato a più...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
I soldati neozelandesi e la Primavera di Botticelli
Il Castello di Montegufoni è stata una delle sedi, individuate dalla Soprintendenza alle Gallerie, per depositare le opere d’arte di musei, chiese e collezioni private fiorentine e salvaguardarle dal pericolo dei bombardamentiCastello di Montegufoni, luglio 1944 Il giorno 29 andò via la fanteria e fu sostituita dal comando dello squadrone B della Division Cavalry, un reparto motorizzato neozelandese, al quale apparteneva anche l'autoblindo che due giorni prima aveva sparato contro i tedeschi alla casa del Poggetto. Il loro arrivo a Montegufoni è descritto con le parole di Bob Cotterall: “Era una piacevole serata con il tramonto dipinto di rosa e...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Il funzionario delle gallerie fiorentine e l'arrivo dei soldati neozelandesi
Memorie di Cesare Fasola, partigiano e nel Comando della Divisione Giustizia e Libertà di Firenze e funzionario della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Firenze, Arezzo e Pistoia.Il Castello di Montegufoni è stata una delle sedi individuate dalla Soprintendenza per depositare le opere d’arte di musei, chiese e collezioni private fiorentine e salvaguardarle dal pericolo dei bombardamentiCastello di Montegufoni, giovedì 27 luglio 1944 Verso le 15.30 comincia un nutrito fuoco di fucileria e mitragliatrici, bombe a mano, qui fuori del castello. Devo smettere di scrivere e scendo nel rifugio. A un tratto sentiamo spara...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Soldati americani in Oltrarno tra il 4 e l'11 agosto 1944
Memorie di Giorgio Spini, antifascista, membro del Partito d'Azione, trasmise da Radio Bari verso l'Italia occupata, con lo pseudonimo di Valdo Gigli. Distaccato dall'esercito italiano presso l'VIII Armata Britannica, lavorò sul fronte di guerra per lo Psychological Warfare BranchUn giorno mi toccò andare a Palazzo Guadagni, in piazza Santo Spirito allora sede del Kunsthistorisches Institut germanico, a vedere se c'era qualcosa d'interessante per il nostro servizio. C'era soltanto la stupenda biblioteca che il Kunsthistorisches Institut, anche se oggi ha cambiato sede, mette signorilmente a disposizione degli studiosi. Perciò me ne and...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
I NISEI, soldati americani di origine giapponese, e l'azione a Mantignano
Leggiamo la motivazione della Silver Star, una delle medaglie più prestigiose dell'esercito americano, conferita a Joe M. Nishimoto, soldato scelto di prima classe del II° Battaglione, 442° Reggimento di fanteria dell’Esercito degli Stati Uniti d'America, caduto in combattimento. La medaglia è conferita a Nishimoto per l'azione di Mantignano, borgo ad ovest della città, del 31 agosto 1944Joe M. Nishimoto, 35229917, Soldato Scelto di Prima Classe, Compagnia G, 442° Reggimento di Fanteria, per galanteria in azione vicino a Mantignano, Italia il 31 agosto 1944. In quanto membro di una pattuglia incaricata di effettuare un'audace attraversata diurna del fiume...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Il partigiano “Lella”, i soldati indiani nella battaglia alla FIAT al Ponte di Mezzo, 22 agosto 1944
Memorie di Sirio Ungherelli detto “Gianni”, commissario politico della Brigata Garibaldi "Sinigaglia"Il ventidue agosto alla FIAT gli scontri furono sempre più violenti; più volte in una giornata riuscivamo a prenderla e altrettante volte la perdevamo, di fronte ai feroci contrattacchi tedeschi. Così fu il venti, il ventuno e parte del ventidue agosto, quando nel pomeriggio di quel giorno sferrammo l'attacco finale. Molti tedeschi scapparono via, ma lì nella fabbrica rimasero una ventina di parà tedeschi, i quali alle nostre intimazioni di arrendersi, risposero, inviando un loro parlamentare, affermando che si sarebbero arresi alla presenza degli alleati...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
I soldati indiani e “La Primavera” di Botticelli, Castello di Montegufoni luglio 1944
Il Castello di Montegufoni è stata una delle sedi, individuate dalla Soprintendenza alle Gallerie, per depositare le opere d’arte di musei, chiese e collezioni private fiorentine e salvaguardarle dal pericolo dei bombardamenti...dopo i canadesi e gli indiani giunsero a Montegufoni anche due reporter di guerra inglesi, il Maggiore Erik Linklater ed il giornalista Wynford Vaughan-Thomas della BBC, che rimasero meravigliati nel trovarsi di fronte a tante opere d'arte. Anche il capitano U.K. Unni Nayar degli indiani Mahrattas, dimostrando una non comune conoscenza dell'arte italiana, rimase affascinato dai dipinti. Nel diario di guerra del battaglione Mah...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Lottava per una causa santa
Memorie del partigiano Enzo Valobra sul fratello Dante, partigiano della Brigata Garibaldi “Lanciotto” morto durante la battaglia di Cetica, piccolo paese del comune di Castel San Niccolò alle pendici del Pratomagno, il 29 giugno 1944. Per gentile concessione di Patrizia ValobraOra non è più! Non è rimasto di lui che ossa rotte, sporche della cruda terra e ciuffi di capelli, ricciuti sì, ma opachi e freddi. Non hanno più quel lucido e quel vivo che avevano un tempo, no, anch'essi hanno perduto con lui la loro bella particolarità. Solo gli abiti marciti e ancora chiazzati del suo sangue...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Un ribelle non era il bandito della propaganda fascista
Memorie del partigiano Enzo Valobra sul fratello Dante, partigiano della Brigata Garibaldi Lanciotto morto durante la battaglia di Cetica, piccolo paese del comune di Castel San Niccolò alle pendici del Pratomagno, il 29 giugno 1944. Per gentile concessione di Patrizia ValobraQuando cominciarono le prime leggi razziali, ed ancor prima, quando l'insegnamento paterno e la saggezza della mamma ci indicarono l'illecità del despota fascista, fremeva di sdegno ed ardeva dal desiderio di agire per quella Italia che amava più della vita e vedeva cadere giorno per giorno nel baratro del disonore e della vergogna! Quando dec...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Il significato della lotta partigiana
Memorie di Miranda Scacciati, partigiana delle Squadre di Azione Patriottica (SAP), particolarmente attiva nel quartiere di Gavinana. Per gentile concessione di Ilaria ScacciatiUna delle cose veramente grandi, veramente meravigliose che abbiamo cominciato allora a vivere, come io mi sentii di vivere quando entrai nel movimento clandestino, è questa grande capacità umana, questo grande legame di affetto, questo rispetto che c'era anche nei miei confronti, che pure ero ancora una ragazzina. Io mi sentivo veramente molto sicura con questi compagni: tutto questo ci faceva intravedere l'uomo del domani, quale tipo di società si doveva cos...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Come divento partigiana e la lotta per un mondo nuovo
Memorie di Miranda Scacciati, partigiana delle Squadre di Azione Patriottica (SAP), particolarmente attiva nel quartiere di Gavinana. Per gentile concessione di Ilaria ScacciatiPoi incontrai la persona giusta: una persona, cioè, che essendo iscritta al Comitato di Liberazione della zona mi consentì di inserirmi nell'organizzazione. Mi spiegò cosa fosse necessario fare, mi chiese quale fosse la mia disponibilità e mi spiegò cose che ancora non sapevo: così avvenne il mio incontro con l'organizzazione della Resistenza che lì era rappresentata dal Partito comunista. Cominciai a parlare con i compagni, a capire la bellezza di certi i...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Memorie di Giuseppina Cavicchi, 11 anni, testimone della strage di Pian d'Albero nel comune di Figline Valdarno, 20 giugno 194
Fucilate… un urlio. Tu sentivi solo parlare in tedesco e chiamar mamma… I partigiani scappavano da tutte le parti. Qualcuno scappò sul tetto. Una cosa pazzesca, una cosa pazzesca… Tu li vedevi cascare in terra e se 'un erano morti gli vedevi dare i' colpo di grazia o co' una calcagnata nella testa o co' i' calcio del fucile. I tedeschi – da quella finestrina si vedeva proprio bene – viaggiavan tranquilli, parlavano tra sé. Io, icchè l'è successo alla capanna, io non lo so, io vedevo quelli che stavano scappando, un' ci si po' render conto… A volte dico io, ma che me le invent...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Il dopoguerra, il dolore continua
Ennio Carresi, partigiano del quartiere di Gavinana, morto nella strage di Pian d'Albero nel comune di Figline Valdarno, 20 giugno 1944Solo dopo la fine della guerra fu possibile procedere alla riesumazione. Furono preparate le dodici bare portate a destinazione da Giulio Consigli. Venne momentaneamente a mancare la bara di Ennio. L'operazione fu complessa e dolorosa, e realizzata in due riprese, ma il babbo di Ennio rifiutò di essere allontanato. Voleva essere sicuro che il figlio fosse tra quei corpi e fu lui stesso a trarlo fuori dalla fossa. “Me lo sono lev...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Vengo con questa ultima lettera
I cinque giovani fucilati a Campo di Marte il 22 marzo 1944 per renitenza alla leva della Repubblica Sociale Italiana. Guido Targetti scrive poche ore prima di essere fucilatoLa lettera è conservata presso l'Istituto storico toscano della Resistenza e dell'età contemporaneaCarissimi genitori e tutti di famiglia, vengo con questa ultima lettera, dove non mi è stato possibile darvi mie notizie, dato che mi trovo entro queste brutte mura, in questo momento sto ricordandovi, ad uno ad uno con tutto il mio cuore. Credetemi che sempre vi ho voluto bene e c...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Giovani renitenti, tenete duro!
I cinque giovani fucilati a Campo di Marte il 22 marzo 1944 per renitenza alla leva della Repubblica Sociale Italiana.Scaduto il termine per la presentazione, in ogni città sono incominciati i massacri di questi giovinetti, accusati di diserzione. Furenti di rabbia per non poter consegnare tanti schiavi quanti richiestogli dai loro padroni tedeschi, i fascisti non vedono e non sentono l'odio e lo sdegno crescente di tutto il popolo italiano. La generalità delle renitenze e delle fucilazioni dei giovani dimostra chiaramente che i fascisti non sono di fronte a casi sporadici, ma di fronte alla volontà cosciente e d...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
La distruzione di Via Michele Amari nel quartiere di Coverciano
Passo della lettera di Don Pio Carlo Poggi, priore di San Gervasio, al Cardinale Elia Dalla Costa, 3 agosto 1944. Per gentile concessione dell'Archivio storico diocesano di FirenzeHo potuto ricostruire i fatti avvenuti attraverso i testimoni oculari. Circa le diciannove, due tedeschi in bicicletta giunsero nel viale Manfredo Fanti dalla parte di Via Castelfidardo e incominciarono a esigere i documenti dei cittadini che passavano facendosi poi consegnare gli orologi dei medesimi A chi negava, facevano minacce e dicevano a chi azzardava dire che sarebbe andato al comando a richiedere l'orologio: “Venite a Bologna a ri...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
San Gervasio, le donne morte durante i giorni della liberazione, tra queste una senza nome
Memorie di Don Bertini, studente del Seminario Arcivescovile, poi nel dopoguerra parroco di San GervasioTra le donne che persero la vita in quel tragico agosto – senza contare quelle rimaste ferite e mutilate – ricordo: Silvia Mascagni, di appena 14 anni, colpita a morte il 16 agosto; Capitani Graziella, di 20 anni, colpita al cranio da schegge di granata, morta il 20 agosto; Agostini Everilda, di 25 anni, forse fucilata dai soldati tedeschi nella propria abitazione il 23 agosto; Bantelli Ada, di 35 anni, morta in seguito ad asportazione degli arti inferiori a causa dello scoppio di una cannonata, il 22 agosto; e così ancora: Tani...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
I giovani combattono
I giovani, in genere, sono schivi ad ogni forma di pubblicità, preferiscono, a ragione, l'azione alla parola. E i racconti, più o meno eroici di un periodo di tempo veramente vissuto, amano narrarseli fra loro, delle volte, alla sera: quando le stelle illuminano i cuori degli uomini. Noi del “fronte” eravamo, e siamo tuttora, giovani. Giovani nel senso più grande della parola. Ognuno di noi è cosciente di ciò che ha compiuto. In ognuno di noi c'è un ricordo, talvolta segnato nelle carni, che non verrà scordato facilmente La guerra, per il popolo, il vero popolo italiano, s'iniziò l'8 settembre. Un ragazzo ad u...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Il partigiano “Lella”, la strage di Pian d'Albero del 20 giugno 1944, i nomi di battaglia partigiani
Memorie di Sirio Ungherelli detto “Gianni”, commissario politico della Brigata Garibaldi "Sinigaglia"La porta della casa di Pian d'Albero era stata sbarrata dal di dentro, Bastiano la fece sfondare, e lì trovarono il partigiano Truciolo, tutto sudicio di fuliggine, che, andati via i tedeschi, aveva sbarrato la porta per proteggere le donne. Bastiano, Gigi, Lella, Zuppa, con i loro partigiani, trovarono la giovane Giuseppina Cavicchi e le sette donne sfollate nella stanza più buia. Prima di portarle fuori, spostarono alcuni morti e alcuni feriti per non impressionarle. Mentre le portavano verso di noi, i nazisti aprirono un fuo...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Un urlo d'agosto: Natale! La notizia dell'insurrezione di Firenze
Memorie di Foscolo Lombardi, partigiano e rappresentate del Partito Socialista nel Comitato Toscano di Liberazione Nazionale durante la ResistenzaI giorni passavano e la città agonizzava. Non c'era l'acqua. Né la luce. L'immondizia aumentava. I morti rimanevano in mezzo di strada. Le famiglie erano sprovviste di tutto. I morti si seppellivano negli orti domestici. Gli obici martellavano la città. I partigiani, ai quali era stato distribuito solo riso crudo, erano sprovvisti di cibo. Convocammo il comandante Niccoli il quale disse che disponevamo di 2500 uomini, ma con un armamento scarso. Il 9 agosto, dopo estenuanti discussioni, il Comitato dec...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Giovani antifascisti contro il regime
Memorie di Gianni Guaita, antifascista, fratello di Maria Luigia partigiana del Partito d'Azione“Cospiravamo contro il regime scrivendo sui muri, nelle strade più buie della città, diffondevamo volantini. Una notte - con Anna Maria Ichino - andammo a scrivere col gesso “pane, pace e libertà”, senza sapere che lo slogan lo aveva coniato Lenin. Lo scrivemmo in Via Cesare Battisti fra Piazza San Marco e piazza Santissima Annunziata, sul muro dell'università, dove c'era una grande parete vuota. Eravamo in cinque quella notte: io, Orietta Alliata, Anna Maria, un certo Melosi e Giuliano Briganti, segretario di Roberto Longhi, ne...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
L'insurrezione di Firenze, 11 agosto 1944. Il primo comizio
Memorie di Ugo Corsi, militante e dirigente dell’organizzazione clandestina comunista, partigiano, tra i fondatori del distaccamento Stella Rossa - Faliero Pucci è commissario politico della Brigata Garibaldi "Sinigaglia" fino a luglio 1944, passa alla Brigata Garibaldi “Lanciotto” con cui entra a Firenze nei giorni della LiberazioneAvemmo l'incarico di occupare il Comune, la casa del fascio, la stazione e la Fortezza, e la tipografia de La Nazione: questi erano gli incarichi avuti per il momento dell'insurrezione. La mattina dell'11 agosto – il suono della Martinella lassù non lo sentivamo – dopo un quarto d'ora, mezz'ora, vediamo arrivare Beppe Rossi che dice: “È...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
L'insurrezione di Firenze, 11 agosto 1944. I fiorentini si danno un governo
Memorie di Giorgio Spini, antifascista, membro del Partito d'Azione, trasmise da Radio Bari verso l'Italia occupata, con lo pseudonimo di Valdo Gigli. Distaccato dall'esercito italiano presso l'VIII Armata Britannica, lavorò sul fronte di guerra per lo Psychological Warfare BranchMa i comandi hanno da preoccuparsi avanti tutto delle casualties dei loro soldati: possono mica preoccuparsi anche degli italian civilians? In guerra, si sa, il tessuto che costa meno di tutti è quello della pella dei civilians. Quel che i generali non avevano previsto, e apparve invece chiaro come il sole quella mattina dell'11 agosto, era ch...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Potente e il regalo di una rivoltella, Firenze, agosto 1944
Memorie di Dina Ermini, partigiana sia in Francia che in Italia, segretaria del Comando Generale delle Brigate GaribaldiPoi un altro particolare, un particolare di colore: quando sono arrivati i partigiani, dopo che Roasio aveva finito di parlare a Porta Romana, Potente mi ha regalato una rivoltella a nome della Divisione Arno e mi ha detto: “Franca te la regaliamo a nome della nostra divisione, tu sai che siamo dei soldati senza uniformi ma che abbiamo combattuto, abbiamo fatto la guerra, e continueremo a fare la guerra; ma abbiamo fatto la guerra perché volevamo la pace. Fac...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Potente, gli Alleati, l'arresto di due staffette
Una delle arrestate è la sorella di Bruno Fanciullacci, partigiano dei Gruppi d'Azione Patriottica (GAP) promossi dal PCI, medaglia d’oro al valor militare e proclamato nel 1944 eroe nazionale dal Comando generale delle Brigate Garibaldi. Leggiamo le memorie di Dina Ermini, partigiana sia in Francia che in Italia, segretaria del Comando Generale delle Brigate GaribaldiIl giorno della liberazione dell'Oltrarno gli alleati arrestarono la sorella di Fanciullacci, che era una mia staffetta, e un'altra compagna, anche quella una mia staffetta, perché avevano rapato una fascista. Vennero arrestate e portate al c...
2025-10-01
03 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Il dopoguerra. E i fascisti?
Memorie dei lavoratori dell'Officina ferroviaria di Firenze Porta al PratoSull'epurazione io non ricordo nulla. Se ne parlò poco a livello basso, al massimo di capitecnici. Qualcheduno gli avrà preso qualche manata...ma insomma. Togliatti aveva detto: “Per prima cosa ricostruire.” Eh, noi giovani non s'era mica tanto d'accordo. Parecchi fascisti l'abbandonarono spontaneamente, la fabbrica, ma già da prima avevano seguito la repubblichina verso il nord. Qui rimase gente meno compromessa e poi, a livello direzionale, già da qualche anno avevano cominciato a sgangiarsi. I problemi erano la miseria e la sopravvivenza: da parte dello Stato non c'er...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Azioni di sabotaggio contro tedeschi e fascisti
Memorie dei lavoratori dell'Officina ferroviaria di Firenze Porta al PratoC'era il capotecnico Testaverde che fu proprio quello che formò la prima cellula del partito comunista. Poi c'era, esterni, il Fossi che stampava i volantini e serigrafava e si faceva la distribuzione clandestina di propaganda. La sorveglianza della milizia era abbastanza blanda, perché non ci capivano nulla, gli se ne combinava di tutti i colori: l'officina era un po' una zona franca. Quello schifo del tenente Richter aveva messo a far da interprete uno slavo che ci faceva da informatore a noi: “Guarda che cercano il tale...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Le azioni delle partigiane fiorentine, le “strane” crocerossine
Memorie di Dina Ermini, partigiana sia in Francia che in Italia, segretaria del Comando Generale delle Brigate Garibaldi.Da un lato sabotaggio nelle fabbriche, dall'altro lavoro nelle strade in difesa dei cittadini, abbiamo fatto degli assalti anche dove c'erano dei razziati, li abbiamo liberati anche nelle strade. Le donne si agganciavano ai camion dei tedeschi e liberavano gli uomini e poi li facevano andare sui tetti. Poi abbiamo creato le squadre, squadre d'assalto, che erano dirette da Anna Nuti, un'operaia della Galileo di Rifredi. Le squadre d'assalto erano piccoline, staccate, perchè erano molto pericolose, una specie d...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
La battaglia delle donne per la liberazione di Firenze al Casone dei Ferrovieri
Il Casone dei Ferrovieri, nella zona di Porta al Prato, è un grande edificio che diventa un presidio di lotta fondamentale contro le truppe tedesche alla Manifattura Tabacchi e sul MugnoneÈ giusto anche rilevare che nel Casone dei Ferrovieri tutti gli abitanti presero parte all'organizzazione interna sotto il continuo esplodere delle bombarde lanciate dai tedeschi i quali avevano individuato nel Casone il Comando dei partigiani. Tanto ci sarebbe da dire delle compagne che si prodigarono incessantemente in tutti i campi, specie nell'organizzazione riguardante l'alimentazione di tutti i combattenti. Degno di ammirazione fu il Corpo sanitario comandato dal Do...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Il bombardamento del 2 maggio 1944
Memorie di ferrovieri dell'Officina ferroviaria di Firenze a Porta al PratoQuel giorno lì quando vidi venire le bombe, c'era il monumento lì, all'ingresso delle Cascine, ecco, io mi trovavo lì. Vidi gli apparecchi venire dalla parte di Monte Uliveto verso l'officina e mi ricordo che ci si buttò in terra e dopo questa passata si ripartì verso il ponte alla Vittoria. Se non c'era quelle passerelle sul fosso Macinante era un macello. Se si doveva scappare venendo all'ingresso ci ammazzavano tutti, perché il due di maggio, lì stracciarono ogni cosa. Presero in pieno il carro traversatore del rep...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Cronache del bombardamento su Firenze il 25 settembre 1943
È sabato, gli Alleati bombardano con trentasei aerei. La zona maggiormente colpita è Campo di MarteAlcuni degli apparecchi incursori si sono spostati verso il centro della città e così sono andati distrutti luoghi sacri e case di abitazione. Il cimitero della Misericordia e quello degli Inglesi hanno avuto monumenti e loculi crollati: l'ospedalino Meyer è stato distrutto, mentre i bambini ricoverati sono stati miracolosamente tratti in salvo. Una bomba è caduta tra Via Cavour e Via La Marmora; altre ne sono esplose in piazza Cavour, in Borgo Pinti, nella zona di Rifredi e presso il Campo di Marte...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
La morte di un bambino
Ivo Poli, di 8 anni, è una delle vittime dell’eccidio di piazza Tasso, nel rione di San Frediano, avvenuto il 17 luglio 1944. L'eccidio è opera di militi repubblichini, che sparano sui civili, guidati da Giuseppe Bernasconi, braccio destro di Mario Carità comandante del Reparto dei Servizi Speciali. Con Ivo vengono uccisi Aldo Arditi, Igino Bercigli, Corrado Frittelli e Umberto Peri. In un attimo la piazza si svuota e la gente entra nei portoni che si chiudono come ostriche. Stenlio e Ivo si rialzano e si lanciano verso casa. Il primo abita al numero...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
“Mongolo” e “Mara”, partigiani della Brigata Garibaldi Lanciotto e gli sbandati repubblichini
“Mongolo” è il nome di battaglia di Rindo Scòrsipa Capo di Stato Maggiore della Brigata Garibaldi Lanciotto, “Mara” il nome di battaglia di Vasco Palazzeschi di cui leggiamo le memorieEd è con questo spirito di conciliazione che in cambio dell'aiuto concreto che davamo loro per attraversare la nostra zona gli chiedevamo di fare a cambio di abiti: quelli nuovi militari loro, per i vecchi e laceri nostri. D'altra parte questo cambio a loro serviva anche per passare “inosservati” in caso di incontri con fascisti o tedeschi. La proposta non trovò eccessive resistenze e il cambio d'abiti e di scarpe avve...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
L'attesa della posta. Memorie di Osvaldo Benvenuti, internato militare
La posta comincia ad arrivare, l'attesa è tremenda, il cuore soffre continuamente, la mia piccola che non potrò vedere fino al mio ritorno, la mia felicità interrotta, pene tremende che mi incidono nell'anima solchi incancellabili più forti e dolorosi di qualsiasi dolore materiale, invoco l'arrivo di un pacco non tanto per la gioia dello stomaco tanto per la gioia di toccare e gustare roba vista e baciata da voi tutti, miei cari, da te Danila mia, che il suono della solita armonia ti porta davanti ai miei occhi più bella, più cara, più amata e desiderata di sempre, ogni notte sogno la mia...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Il rifiuto di aderire alla Repubblica Sociale. Memorie di Osvaldo Benvenuti, internato militare
Memorie di Osvaldo Benvenuti, internato militare Ci accomodiamo alla meglio sotto un porticato ma non ci danno pace, ci adunano nel grande piazzale della caserma, si vede movimento in giro, difatti arriva un maggiore nostro, accompagnato da soldati tedeschi, sale su un podio improvvisato e parla con parole rotte dalla commozione con una manifesta paura di tutto quello che accade. Con parole non adatte, ci chiede se vogliamo ancora combattere per i tedeschi contro il nemico comune, ma quale nemico comune mi domando. Il fascismo prima, i tedeschi poi sono i nostri nemici. Contro di essi s...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Le vittime civili della guerra
La morte del piccolo Paolo Ichino e la disperazione della madre Anna Maria Ichino, antifascista e membro attivo della Resistenza fiorentina Paolo Ichino, non ha ancora dieci mesi quando muore il 17 agosto 1944, dopo sei giorni d'agonia per aver, forse, bevuto dell'acqua inquinata mentre è sfollato con la madre e Carlo Levi in Palazzo PittiIl piccino tornò a casa. E mentre tutti esultavano per la Liberazione di Firenze, Anna Maria Ichino si struggeva nel vedere il figlioletto divorato dalla febbre alta. Passarono altri sei giorni. Il 17 agosto nelle stesse ore in cui il vincitore, o al...
2025-10-01
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Una vera antifascista e la morte di una spia
Anna Maria Ichino, antifascista e membro attivo della Resistenza fiorentinaAnna Maria Ichino, la donna che voleva pagare fascisti e tedeschi con lo stesso salario, aveva dimostrato con quel gesto un grande amore per il prossimo, una grande generosità e un grande senso della pietà che superava ogni schieramento e ogni divisa. La persona colpita, in Piazza Pitti, era un “macellaio delatore dei partigiani”. Ma ai suoi occhi questo non importava nulla. Lei non vedeva una spia, ma solo un uomo da soccorrere. Avrebbe voluto scendere in strada, aiutarlo, voleva alleviare la sua sofferenza, consentirgli di respir...
2025-10-01
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Il conferimento della cittadinanza onoraria a Gerhard Wolf, console tedesco a Firenze durante l’occupazione nazista
Adunanza del dì 19 novembre 1954 Sono presenti i consiglieri sigg: Anfossi, Annunziati, Archi, Arpioni, Artom, Bargellini, Bartoli, Benfatti, Borgiolli, Calvelli, Cassi, Formichini, Fossombroni, Franchini, Francioni, Giachetti, La Pira, Magrini, Mazzoni, Meli, Morozzi, Musco, Naldi, Nocentini, Pacchi, Poggesi, Ramat, Redi, Riccioli, Ronci, Sacchi, Santoro, Somigli, Tincolini, Tognetti, Torricelli. Presiede l'adunanza il Sindaco Prof. Giorgio La Pira e vi assiste il Segretario Generale del Comune dott. Isidoro Pazzaglia Il Consiglio Tenute presenti le numerose documentate benemerenze acquisite dal dott. Gerhard Wolf durante la sua permanenza in Firenze, in qualità di Console tedesco, per le sue opere di bontà, compiute con rischio costante delle per...
2025-09-30
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
11 settembre 1943: l'arrivo dei tedeschi a Firenze
Aldo Fagioli, partigiano dei GAP, Gruppi di Azione Patriottica, e della Brigata Garibaldi "Sinigaglia", poi volontario nei Gruppi di Combattimento dell'Esercito Italiano con la Divisione CremonaImprovvisamente, saranno state le 9.30 arrivarono, nel silenzio più assoluto, due camionette tedesche, del tipo anfibio. Si fermarono davanti al Comando di Corpo d'Armata e ne scesero circa dodici uomini, i quali, immediatamente, si posero in posizione, piazzando due fucili mitragliatori, uno sull'angolo di via degli Arazzieri ed uno sull'angolo con via Cavour. Il traffico non fu fermato ma in poco tempo si spense da solo. Passati dieci minuti arrivarono due macchine c...
2025-09-30
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Ladri o persecutori? Il processo alla banda Martelloni
La banda Martelloni prende il nome dal suo capo, Giovanni Francesco Martelloni, capo dell'Ufficio Affari Ebraici della Prefettura di Firenze durante la Repubblica Sociale ItalianaPiero Koch, Mario Carità, Cecchi, Gino Bussotti e Dante Bianchini. Ma in questi giorni in Assise essi compaiono solo coll'accusa di razzie, rapine, furti, sequestri arbitrari. Questa, infatti, la materia del processo, volutamente ristretto a questi capi d'imputazione. Ragion per cui alle udienze, anche quando a discorrere non sono le solite scialbe figure di ricettattori ma imputati di maggior mole come il Passetti, il Pastacaldi ed il Cialdi si sente p...
2025-09-30
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Le persecuzioni contro gli ebrei. Il processo alla banda Martelloni
La banda Martelloni prende il nome dal suo capo, Giovanni Francesco Martelloni, capo dell'Ufficio Affari Ebraici della Prefettura di Firenze durante la Repubblica Sociale ItalianaGiovanni Martelloni era un giovane alto, discretamente elegante, buon conversatore, e avvezzo - è quel che si dice - a giocare con la propria esistenza nei modi più disparati. In fondo, comunque, faceva sul suo. Il guaio fu quando Giovanni Martelloni cominciò a giocare con la vita degli altri. Iscrittosi al partito fascista repubblicano, il giovane (aveva allora 35 anni) si ritrovò a capo del cosiddetto “ufficio affari ebraici”. Quale fosse il genere d...
2025-09-30
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Al Castello di Montegufoni arrivano notizie catastrofiche da Firenze
Memorie di Cesare Fasola, partigiano e nel Comando della Divisione Giustizia e Libertà di Firenze e funzionario della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Firenze, Arezzo e Pistoia.Il Castello di Montegufoni è stata una delle sedi, individuate dalla Soprintendenza, per depositare le opere d’arte di musei, chiese e collezioni private fiorentine e salvaguardarle dal pericolo dei bombardamentiCastello di Montegufoni, domenica 6 agosto 1944Continuano in giornata a giungere notizie catastrofiche sulla situazione in Firenze; nel pomeriggio torna in visita il maggiore (anche con occhiali e frustino); mi racconta che ha dormito l'altra nott...
2025-09-30
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Cesare Fasola. Il funzionario delle gallerie fiorentine e i tedeschi
Memorie di Cesare Fasola, partigiano e nel Comando della Divisione Giustizia e Libertà di Firenze e funzionario della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Firenze, Arezzo e Pistoia.Il Castello di Montegufoni è stata una delle sedi, individuate dalla Soprintendenza, per depositare le opere d’arte di musei, chiese e collezioni private fiorentine e salvaguardarle dal pericolo dei bombardamenti.Castello di Montegufoni, martedì 25 luglio 1944Notte burrascosa. Verso le 3 mi decido a scendere nelle cantine, sulla paglia. Viene colpita da schegge la camera del comandante. Torno a buttarmi sul letto e verso le 8 il Masti...
2025-09-30
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
A Oberlangen. Memorie di Giulio Prunai, internato militare
Uno degli episodi di ribellione in un campo di prigionia che, con tanti altri, costituiscono una forma di Resistenza senz'armiMemorie di Giulio Prunai, internato militareSabato, 5 agosto 1944Qui non è come a Wesuwe che si poteva stare sulla porta delle baracche, qui spesso chiudono dentro e girano col cane. La durata della sera è lunghissima e la conta l'ha fatta Pantera. Alcuni capibaracca hanno salutato, alcuni no; allora ha messo in prigione il capitano, capo della settima baracca e il tenente, capo della sesta, che si sono rifiutati di presentargli la forza. Però all...
2025-09-30
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
La Resistenza degli internati militari
Uno dei tanti episodi di ribellione e dimostrazione di coraggio, 17 agosto 1944Memorie di Giulio Prunai, internato militare Stanotte nebbia, umido e freddo e siamo d'agosto! Che venga l'inverno? Adunata lunghissima, non si trovano i volontari per scaricare la torba. Il comando tedesco dà tempo cinque minuti per trovarli, altrimenti chiuderanno le cucine, nonostante che la Convenzione di Ginevra proibisca le punizioni collettive. Scelgono loro e tra noi tocca a Mariani che è stato portato via a forza e siccome ai cancelli faceva resistenza si è preso un calcio nel culo dall'ufficiale del lavoro, non solo, ma l'in...
2025-09-30
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Le torture di Villa Triste, la morte un bene supremo di liberazione
Memorie di Gilda Larocca, partigiana della divisione Giustizia e Libertà e membro di Radio CO.RA., emittente clandestina che dal gennaio al giugno 1944 mantenne i contatti tra la Resistenza toscana e i comandi alleatiUna volta fui picchiata anche avanti a tre o quattro ragazze fiorentine – una di loro la conoscevo di vista – che lavoravano a Villa Triste collaborando naturalmente con le SS. Ragazze alle quali, poi, i partigiani si limitarono a tagliare i capelli a zero per additarle al disprezzo degli onesti. Le ragazze, sedute su un tavole, le gambe sguaiatamente accavallate, sigaretta in bocca, mi derid...
2025-09-30
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
Radio CO.RA. e la lotta per la libertà e la giustizia
Memorie di Gilda Larocca, partigiana della divisione Giustizia e libertà e membro di Radio CO.RA., emittente clandestina che dal gennaio al giugno 1944 mantenne i contatti tra la Resistenza toscana e i comandi alleatiE c'era, sì, da piangere con quelle migliaia e migliaia di uomini e donne morti, che avevan lottato per il trionfo della libertà e della giustizia, per la dignità di ogni uomo, a qualunque razza, fede religiosa o politica appartenga, per un futuro migliore per le nuove generazioni; che avevano lottato contro la dittatura e la barbarie nazifascista, che, se fossero prev...
2025-09-30
02 min
Memorie di Resistenza fiorentina
La distribuzione della stampa clandestina
Memorie di Orazio Barbieri, partigiano e membro della delegazione toscana del Comando generale delle Brigate GaribaldiL'organizzazione per la distribuzione presentava i maggiori pericoli. Dalla tipografia si trasferiva quasi tutto il materiale stampato ad un deposito generale, al cui trasporto provvedevano i fratelli Aldo e Dino Dugini con la bicicletta o col triciclo, sempre con grande rischio. Il deposito era nell'officina in Via Palazzuolo ove lavorava Arrigo Aiazzi. Di lì, attraverso staffette che non si conoscevano fra loro, veniva smistato: ad un deposito del circondario, ad uno per la città e ad uno per la pr...
2025-09-30
01 min
Memorie di Resistenza fiorentina
La stampa clandestina, la tipografia di Bindo Maccanti
Memorie di Orazio Barbieri, partigiano e membro della delegazione toscana del Comando generale delle Brigate GaribaldiRicordo bene quel manifestino: carta gialla e inchiostro nero, dal titolo “Resistere all'invasore”. Lo stampammo in 20mila copie nella tipografia di Bindo Maccanti in Via del Palazzo Bruciato di cui più avanti dirò. Furono preparate 9 squadre munite di pentoli, pennelli e colla. Studiati i dettagli dell'operazione, disponemmo perché il lavoro di affissione avesse inizio alle 20,30 fino alle 20,55, cioè prima dell'inizio del “coprifuoco”, prima delle ore 21. Tutte le squadre operarono disciplinatamente affiggendo i manifestini da Porta al Prato alle Cure e a Por...
2025-09-30
01 min