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EmatologiaEmatologiaMieloma multiplo, 97% di risposte con le CAR-T cilta-cel in pazienti fortemente pretrattatiDal congresso annuale dell'ASH, la società americana di ematologia, arrivano novità decisamente importanti per i pazienti con mieloma multiplo (MM) in fase avanzata della malattia. Al meeting, infatti, sono stati presentati risultati molto positivi dello studio di fase 1/2b CARTITUDE-1 in cui si è testata una terapia con cellule CAR-T chiamate cilta-cel in pazienti con MM già pesantemente pretrattati e sempre ricaduti o divenuti refrattari ai trattamenti precedenti. In quest'intervista parliamo delle CAR-T cilta-cel, dei dati dello studio CARTITUDE-1 e delle sue possibili implicazioni con un esperto di CAR-T, il professor Paolo Corradini, Direttore della Divisione di Ematologia della Fondazione IRCCS Isti...2021-02-0510 minEmatologiaEmatologiaMieloma multiplo, novità su daratumumab dall'ASH, il congresso americano di ematologiaL'anticorpo monoclonale anti-CD38 daratumumab rappresenta un'arma terapeutica importante per il trattamento del mieloma multiplo. Al congresso della società americana di ematologia, l'ASH, che si è concluso da poco, sono stati presenti i dati di diversi studi nei quali daratumumab è stato testato in diversi setting, e all'interno di varie combinazioni. Fra questi vi sono i dati dello studio europeo APOLLO e i dati a lungo termine dello studio di fase 2 GRIFFIN, quest'ultimo condotto su pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi. Ne parliamo in quest'intervista con la professoressa Elena Zamagni, Associato di Ematologia dell'Istituto di Ematologia 'L. A. Seràgnoli', IRCCS Università degli...2021-02-0510 minEmatologiaEmatologiaLeucemia linfatica cronica, con venetoclax-ibrutinib raggiungibile la remissione senza trattamentoDal congresso 2020 dell'American Society of Hematology (ASH) arrivano diverse novità interessanti per il trattamento della leucemia linfatica cronica. Tra gli altri, sono stati presentati nuovi risultati dello studio di fase 2 CAPTIVATE, nel quale si è valutata la combinazione di due inibitori con meccanismo d'azione diverso, ibrutinib (inibitore di BTK) e venetoclax (inibitore della proteina anti-apoptotica Bcl-2), come trattamento di prima linea. I nuovi dati rafforzano il ruolo della terapia di durata fissa con combinazioni di farmaci mirati (come ibrutinib e venetoclax) nei pazienti che riescono a raggiungere la non rilevabilità della malattia minima residua. Ne parliamo in quest'intervista con una delle aut...2021-02-0509 minEmatologiaEmatologiaMieloma multiplo avanzato, studio DREAMM-2: nuovi dati confermano benefici di belantamab mafodotinDal congresso della American Society of Hematology (ASH) arrivano diverse novità interessanti per il trattamento del mieloma multiplo, specie quello ricaduto o refrattario. Tra queste, vi sono nuove analisi dello studio registrativo DREAMM-2, nel quale si è testato un nuovo agente in monoterapia, il coniugato anticorpo-farmaco belantamab mafodotin, come trattamento per pazienti con mieloma multiplo ricaduto/refrattario già sottoposti a svariate linee di terapia. Queste analisi danno nuove informazioni importanti sulla tollerabilità del farmaco e il suo impatto sulla qualità di vita, nonché sulla possibilità di usarlo anche nei pazienti più fortemente pretrattati. Ne parliamo in quest’intervista con un esperto di mieloma...2021-01-1310 minEmatologiaEmatologiaMieloma multiplo, combinazione con belantamab mafodotin molto promettente in pazienti già trattatiDal congresso della società americana di ematologia, l’ASH, arrivano molte novità interessanti per la cura del mieloma, in particolare per quanto riguarda nuovi agenti e nuovi approcci terapeutici. Tra questi vi è belantamab mafodotin, un coniugato anticorpo-farmaco diretto contro l'antigene di maturazione delle cellule B (BCMA), che in uno studio chiamato DREAMM-6 è stato testato in combinazione con una doppietta di farmaci (bortezomib e desametasone o lenalidomide e desametasone). I nuovi dati di questo trial presentati all’ASH confermano che il regime con belantamab permette di ottenere alti tassi di risposta, con un profilo di sicurezza gestibile, in pazienti con mieloma multiplo...2021-01-0808 minEmatologiaEmatologiaMieloma multiplo, tripletta con selinexor low dose migliora gli outcome in pazienti già trattatiSono state davvero tante le novità presentate quest’anno al congresso americano di ematologia, l’ASH, sul trattamento del mieloma multiplo. Fra queste, vi sono nuovi risultati dello studio di fase 3 BOSTON, che oltre a confermare efficacia e sicurezza dell'aggiunta dell’inibitore orale dell’esportina-1 (XPO1) selinexor alla doppietta bortezomib-desametasone a dosaggio ridotto nei pazienti ricaduti/refrattari, mostrano come questo regime offra un beneficio anche nel sottogruppo di pazienti con citogenetica ad alto rischio, così come in quelli a rischio standard. Ne parliamo in quest’intervista con un esperto di mieloma multiplo, il dottor Claudio Cerchione, Dirigente medico dell'Istituto Scientifico Romagnolo pe...2020-12-3009 minEmatologiaEmatologiaLinfoma diffuso a grandi cellule B, per polatuzumab vedotin conferme di beneficio a lungo termineIl linfoma diffuso a grandi cellule B è la forma più comune di linfoma non-Hodgkin. Dal congresso della società americana di ematologia, l’ASH, arrivano notizie importanti per i pazienti con questa patologia che sono ricaduti o risultati refrattari a trattamenti precedenti, pazienti per i quali c'è un forte bisogno di nuovi trattamenti efficaci. Al meeting stati presentati infatti nuovi dati di uno studio chiamato GO29365 che confermano come l'aggiunta di un coniugato anticorpo farmaco chiamato polatuzumab vedotin alla chemioimmunoterapia con bendamustina e rituximab offra diversi benefici a questi pazienti e come questi benefici si mantengano nel tempo, anche a lungo termin...2020-12-3007 minEmatologiaEmatologiaLinfoma follicolare, CAR-T tisa-cel molto promettenti nei pazienti ricaduti/refrattariLa terapia con le cellule CAR-T sta rivoluzionando il trattamento dei linfomi. In particolare, le CAR-T tisagenlecleucel (o tisa-cel), sono già state approvate e sono già disponibili anche in Italia per il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B, oltre che della leucemia linfoblastica acuta, ricaduti o refrattari. Dal congresso dell’American Society of Hematology (ASH), arrivano però novità importanti sul loro possibile impiego in un altro tipo di linfoma, il linfoma follicolare. Sono stati presentati, infatti, i primi risultati dello studio di fase 2 ELARA, condotto su pazienti con linfoma follicolare ricaduti o refrattari, nei quali il trattamento con le CAR...2020-12-3007 minEmatologiaEmatologiaLinfoma follicolare, con le CAR-T axi-cel alti tassi di risposta e beneficio duraturoDal congresso dell’American Society of Hematology, l’ASH, arrivano anche quest’anno molte novità importanti relativamente alla terapia con le cellule CAR-T. un approccio innovativo di immunoterapia cellulare che sta rivoluzionando il trattamento di alcuni linfomi. Fra queste, vi sono i risultati estremamente promettenti dello studio ZUMA-5, nel quale le CAR T axi-cel, attualmente approvate per il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B e del linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B, sono state testate in pazienti con un altro tipo di linfoma: il linfoma follicolare. Ne parliamo in quest’intervista con il Professor PierLuigi Zinzani, Ordinario...2020-12-3008 minEmatologiaEmatologiaLinfoma non-Hodgkin, nuove prospettive di cura con gli anticorpi bispecificiGli anticorpi bispecifici rappresentano un nuovo approccio di immunoterapia che promette di rivoluzionare il trattamento dei linfomi avanzati, e anche di altri tumori ematologici. Al congresso dell’American Society of Hematology, l’ASH, sono stati presentati molti dati su questi farmaci innovativi e, fra questi, i due nuovi anticorpi bispecifici mosunetuzumab e glofitamab per il linfoma non-Hodgkin. Ne parliamo in quest’intervista con un’esperta di linfomi, la dottoressa Annarita Conconi, Responsabile della SOSD di Ematologia dell’Ospedale degli Infermi di Biella.2020-12-3009 minEmatologiaEmatologiaLeucemia linfatica cronica, benefici di venetoclax-rituximab mantenuti anche a 5 anniDal congresso annuale della società americana di ematologia, l’ASH, arrivano diverse notizie interessanti sul trattamento della leucemia linfatica cronica. Tra queste, i risultati di follow-up a 5 anni di uno studio fondamentale, lo studio MURANO, pubblicato nel 2018 sul New England Journal of Medicine. I nuovi dati dello studio confermano come un trattamento di durata fissa per 2 anni ‘chemo-free’ con l’inibitore della proteina antiapoptotica Bcl-2 venetoclax e l’anticorpo monoclonale anti-CD20 obinutuzumab mantenga i suoi benefici rispetto alla chemioimmunoterapia con bendamustina e rituximab anche a lungo termine, e in particolare anche dopo 3 anni dalla fine del trattamento, nei pazienti ricaduti o refrattar...2020-12-3013 minEmatologiaEmatologiaLeucemia mieloide acuta, CPX-351 batte lo standard a prescindere dall’etàAl congresso della Società americana di ematologia, l’ASH, sono state presentate varie novità per la cura della leucemia mieloide acuta. Tra queste, vi sono nuove analisi dello studio registrativo 301, nel quale si è confrontato un nuovo farmaco chemioterapico CPX-351 (una combinazione in rapporto molare fisso dei chemioterapici citarabina e daunorubicina in formulazione liposomiale), con il regime chemioterapico standard 7+3 in pazienti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi ad alto rischio/secondaria. Queste nuove analisi, oltre a confermare il beneficio di sopravvivenza a lungo termine di CPX-351 rispetto alla chemioterapia standard, danno nuove informazioni aggiuntive importanti sui vantaggi del farmaco sperimentale. Ne pa...2020-12-3010 minEmatologiaEmatologiaLeucemia linfatica cronica, con venetoclax più anti-CD20 in prima linea beneficio persiste nel tempoAl congresso americano ematologia, l’ASH, sono state presentate novità interessanti per la terapia di prima linea della leucemia linfatica cronica. Tra questi, vi sono i risultati aggiornati dello studio di fase 3 CLL14, che confermano come un trattamento di durata fissa ‘chemo-free’ con l’inibitore della proteina anti-apoptotica Bcl-2 venetoclax e dell’anticorpo anti-CD20 obinutuzumab migliori la sopravvivenza e consenta di ottenere più remissioni profonde rispetto alla chemioimmunoterapia con clorambucile e obinutuzumab, mantenendo il suo beneficio anche a lungo termine, dopo 3 anni dalla fine del trattamento. Ne parliamo in quest’intervista con un esperto di leucemia linfatica cronica, il Dottor Stefano Molica...2020-12-3010 minEmatologiaEmatologiaLeucemia mieloide acuta, combo venetoclax-azacitidina efficace anche nei pazienti con mutazioniAl congresso della American Society of Hematology (ASH) sono state presentate diverse novità sul trattamento di questa patologia. Tra queste, nuove analisi dello studio VIALE-A, che evidenziano come l’aggiunta dell’inibitore della proteina anti-apopototica Bcl-2 venetoclax a un farmaco ipometilante standard, azacitidina, sia efficace anche nei pazienti portatori di specifiche mutazioni. Ne parliamo in quest’intervista con un esperto di leucemia mieloide acuta che ha preso parte a questo studio, il professor Adriano Venditti, Direttore dell’UOSD Malattie Mieloproliferative del Policlinico di Roma Tor Vergata e Professore Associato di Ematologia presso l’Università di Roma "Tor Vergata".2020-12-3011 minEmatologiaEmatologiaLinfoma mantellare, con le CAR-T KTE-X19 risposta quasi del 100% e beneficio confermato a un annoDal congresso della Società americana di ematologia, l’ASH, arrivano novità molto importanti per il trattamento del linfoma mantellare ricaduto/refrattario. Iniziano, infatti, ad affacciarsi nella terapia anche di questo tipo di linfoma le cellule CAR-T. In particolare, sono stati presentati risultati aggiornati dello studio ZUMA-2 che dimostrano come con le CAR-T brexucabtagene autoleucel, note anche con la sigla KTE-X19, si ottengano percentuali di risposta molto alte in questi pazienti e, soprattutto, come queste risposte siano durature. Ne parliamo in quest’intervista con il Professor PierLuigi Zinzani, Ordinario di Ematologia presso l’Istituto di Ematologia “L. e A. Seràgnoli” dell'Universi...2020-12-3007 minReumatologiaReumatologiaNuove terapie all'orizzonte per il controllo del dolore e della malattia nella spondilite anchilosanteIn occasione del congresso annuale dell’ACR è stata presentata un’analisi di uno studio molto interessante condotto con upadacitinib, un inibitore Jak 1, in pazienti con spondilite anchilosante, prefigurando un possibile ampliamento delle opzioni di trattamento di questa condizione.Ne parliamo con il prof. Carlo Salvarani di Reggio Emilia (Direttore SC di reumatologia, arcispedale Santa Maria di Reggio Emilia, Professore presso Università di Modena e Reggio Emilia)2020-12-1810 minEmatologiaEmatologiaLeucemia mieloide acuta FLT3+, combo gilteritinib-venetoclax attiva nei casi altamente pretrattatiAl congresso americano di ematologia, l’ASH sono state presentate numerose novità sul trattamento dei pazienti affetti da con leucemia mieloide acuta. Tra queste, vi sono i risultati di uno studio preliminare, ma molto interessante, in cui si è valutata la combinazione di due inibitori con diverso meccanismo d’azione, gilteritinib e venetoclax, in pazienti con leucemia mieloide acuta recidivata o refrattaria, FLT3-positiva, altamente pretrattati. Ce ne parla in quest’intervista un esperto di questa patologia, il professor Giovanni Martinelli, Direttore Scientifico dell’Istituto Scientifico Romagnolo per la Cura e lo studio dei Tumori, IRST IRCCS di Meldola (FC) e Professore...2020-12-1606 minEmatologiaEmatologiaLeucemia mieloide acuta FLT3+, gilteritinib efficace nei pazienti già trattati con un altro TKIDal congresso della Società americana di ematologia, l’ASH, arrivano diverse novità interessanti sulla cura della leucemia mieloide acuta. Tra queste, nuove analisi dello studio registrativo di fase 3 ADMIRAL, che ha portato all’approvazione del nuovo inibitore delle tirosin chinasi gilteritinib per il trattamento di pazienti adulti con leucemia mieloide acuta recidivata o refrattaria che presentano una mutazione del gene FLT3. Ne parliamo in questa intervista con il coordinatore italiano dello studio, Giovanni Martinelli, Direttore Scientifico dell’Istituto Scientifico Romagnolo per la Cura e lo studio dei Tumori, IRST IRCCS di Meldola (FC) e Professore Associato di Ematologia all’Università degli Studi2020-12-1606 minEmatologiaEmatologiaLeucemia mieloiode cronica, asciminib batte bosutinib nei pazienti resistenti/intolleranti ai TKIDal congresso della Società americana di ematologia (ASH) arriva una novità importante per alcuni pazienti con leucemia mieloide cronica (LMC). Al convegno, infatti, sono appena stati presentati nella sessione dedicata ai late-breaking abstract i risultati dello studio di fase 3 ASCEMBL, nel quale il farmaco sperimentale asciminib si è dimostrato superiore a un inibitore delle tirosin chinasi (TKI) già approvato, bosutinib nei pazienti con LMC già trattati con due TKI. Parliamo in quest’intervista dello studio e delle sue implicazioni potenziali con il professor Giuseppe Saglio, Direttore della SCDU di Ematologia dell'AO Ordine Mauriziano di Torino e Professore Ordinario di Medicina Interna ed Emat...2020-12-1608 minReumatologiaReumatologiaNuove terapie per il controllo del dolore e della malattia nella artrite psoriasicaIn occasione del congresso annuale dell’ACR sono state presentate numerose sottonalisi degli studi SELECT_PsA 1 e 2 sull’impiego di upadacitinib, un inibitore Jak 1, in pazienti con PsA, prefigurando un possibile ampliamento delle opzioni di trattamento di questa condizione.Ne parliamo con il dott. Antonio Marchesoni (Responsabile S.S. per la Diagnosi e la terapia delle Artropatie Infiammatorie Croniche, ASST Gaetano Pini-CTO, Milano).2020-12-1610 minReumatologiaReumatologiaQuanto è importante il timing di somministrazione di romosozumab sugli outcome di osteoporosi?Nel corso del congresso annuale ACR sono stati presentati i risultati di una review che suggeriscono come la sequenza di trattamento che prevede l’impiego di romosozumab sia importante ai fini degli esiti di trattamento nell’osteoporosi severa.Approfondiamo l’argomento con la dr.ssa Ombretta Viapiana (UOC Reumatologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Verona)2020-12-1604 minReumatologiaReumatologiaArtrite reumatoide, con upadacitinib remissione raggiunta indipendentemente dalla sua definizioneLa remissione è l’obiettivo più ambizioso per le persone affette da AR e per i medici che li curano. Un obbiettivo che oggi può essere raggiunto più facilmente rispetto al passato grazie ai nuovi farmaci e ad un approccio di malattia completamente diverso rispetto a 10-20 anni fa.Cosa vuol dire essere in remissione di malattia, come la si misura e come sembra essere migliorata con l’avvento dei nuovi farmaci?Lo chiediamo alla dr.ssa Caterina BaldI (UOC reumatologia, azienda ospedaliera universitaria senese).2020-12-1105 minReumatologiaReumatologiaArtrite reumatoide, si ampliano le possibilità di controllo della remissione con upadacitinib. Studio SELECT-CHOICENel corso dell’ultimo congresso EULAR ne sono stati presentati i risultati principali, poi pubblicati in forma estesa su NEJM il mese scorso. Al congresso ACR appena concluso, invece, sono stati pubblicati i risultati di un’analisi approfondita dei patient reported outcome.Parliamo dello studio SELECT-CHOICE, il sesto trial facente parte del programma di studi clinici SELECT sull’impiego di upadacitinib nell’AR.SELECT-CHOICE E’ il primo trial head-to-head condotto con questo farmaco rispetto ad altre opzioni di trattamento consolidate diverse dalla classe degli anti TNF, su cui aveva già dimostrato la superiorità.Abbiamo voluto approfondire le conoscenze s...2020-12-0904 minReumatologiaReumatologiaSpondiloartrite assiale non radiografica, studio individua predittori di risposta a certolizumab pegolUn’analisi post-hoc di uno studio, presentata al recente congresso ACR, avrebbe identificato alcuni predittori di risposta al trattamento dei pazienti con spondiloartrite assiale non radiografica con certolizumab pegol, un farmaco anti-TNF ampiamente utilizzato nel trattamento di diverse condizioni di pertinenza reumatologica.Per approfondire i risultati dello studio e per comprenderne la portata abbiamo rivolto alcune domande al dott. Andrea delle Sedie di Pisa.2020-12-0908 minReumatologiaReumatologiaCertolizumab pegol riduce le recidive di uveite anteriore in pazienti con spondiloartrite assialeI risultati di un’analisi post-hoc di uno studio, presentata nel corso del congresso ACR, hanno documentato la capacità di certolozumab pegol, un farmaco anti-TNF ampiamente utilizzato nel trattamento di diverse condizioni di pertinenza reumatologica, di ridurre in modo drastico, nel lungo termine, le recidive di uveite anteriore acuta in pazienti affetti da spondiloartrite assiale (radiografica e non) rispetto alle condizioni iniziali.Approfondiamo le conoscenze su questo studio e sulle sue implicazioni con il dott. Andrea delle Sedie di Pisa.2020-12-0906 minReumatologiaReumatologiaArtrite reumatoide e diabete di tipo 2: doppio attacco con l'anti IL-1 anakinraIl diabete di tipo 2 rappresenta una comorbilità frequentemente associata all’artrite reumatoide. Ma cosa può comportare questa osservazione ai fini del trattamento di entrambe le condizioni e, soprattutto, esiste la possibilità di utilizzare un’unica opzione terapeutica per entrambe?E’ quanto sembrano suggerire i risultati dello studio TRACK sull’impiego di anakinra antagonista dell’interleuchina 1 già utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide, presentati nel corso del congresso annuale della SIR, tenutosi quest’anno in modalità virtuale causa Covid-19 e, recentemente, anche nel corso del congresso Usa dell’American College of Rheumatology.Approfondiamo l’argomento con il prof. Roberto Giacomelli, Ord...2020-12-0905 minEmatologiaEmatologiaMalattia venocclusiva epatica, defibrotide efficace e sicuro anche nella real lifeLa malattia venocclusiva epatica è una complicanza potenzialmente molto grave del trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Dal congresso americano di ematologia, l’ASH, arrivano notizie importanti sul trattamento di questa patologia. Al convegno sono stati infatti presentati in una sessione orale i risultati di un registro internazionale sull'impiego di un farmaco disponibile anche in Italia, defibrotide, che forniscono informazioni rilevanti e ne confermano l’ottimo profilo rischio/beneficio, anche nella ‘real life’. Ne parliamo in quest’intervista con il primo autore dello studio, il professor Franco Locatelli, Direttore del Dipartimento di Onco–Ematologia e Terapia Cellulare e Genica presso l’IRCCS Ospedale Pediat...2020-12-0712 minReumatologiaReumatologiaSpondilite anchilosante, bimekizumab efficace nel lungo termineBimekizumab, un anticorpo monoclonale anti-IL17A e anti-IL17F, sembra essere efficace e sicuro anche nel trattamento a lungo termine della spondilite anchilosante. Lo dimostrano i risultati di uno studio presentato nel corso del congresso ACR che, se confermati in fase 3, prefigurano un possibile ampliamento del ventaglio di opzioni terapeutiche dirette contro questa malattia.Abbiamo chiesto delucidazioni al dott. Niccolò Possemato, UOC Reumatologia, ASMN, IRCCS, Reggio Emilia2020-12-0307 minReumatologiaReumatologiaArtrite psoriasica, prime conferme di efficacia e sicurezza a lungo termine per bimekizumabI primi dati ad interim di uno studio presentato al recente congresso ACR sembrano suggerire l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di bimekizumab nel trattamento dell’artrite psoriasica.Abbiamo chiesto al dott. Niccolò Possemato (UOC Reumatologia, ASMN, IRCCS, Reggio Emilia) di riassumere per noi lo studio presentato e la sua rilevanza in prospettiva.2020-12-0305 minEmatologiaEmatologiaLeucemia linfatica cronica, mieloma multiplo e macroglobulinemia di Waldenstrom: novità in terapiaLeucemia linfatica cronica, mieloma multiplo e macroglobulinemia di Waldenstrom sono tre patologie oncoematologiche per le quali sono stati fatti molti progressi negli ultimi anni, ma al contempo vi sono tuttora diversi unmet medical need e filoni di ricerca aperti. Proprio all'evoluzione dello scenario terapeutico per queste neoplasie del sangue è stato dedicato un convegno tenuto sotto forma di webinar il 16 novembre scorso. In quest'intervista, facciamo il punto sui temi principali trattati durante l'incontro con il suo organizzatore, il Dottor Stefano Molica, Direttore del Dipartimento Oncoematologico dell’AO Pugliese Ciaccio di Catanzaro.2020-12-0110 minReumatologiaReumatologiaI bisogni dei pazienti reumatologici – survey CReILa pandemia da Covid-19 ha naturalmente impattato sulla gestione e la continuità delle cure di tutti i pazienti cronici e tra questi, quelli reumatologici. Ma quali sono i bisogni specifici di questi pazienti? Se ne è parlato nel corso del congresso annuale del Crei e noi abbiamo voluto approfondire l’argomento con la dr.ssa Gilda Sandri.2020-11-1307 minReumatologiaReumatologiaImpegno ischemico nell'arterite giganto-cellulareChe cosa è l’arterite giganto-cellulare, quanto sono presenti le manifestazioni con impegno ischemico rispetto al totale dei casi e come si curano. Se ne è parlato nel corso del Congresso Annuale Crei e noi approfondiamo l’argomento con il dott. Giuseppe Paolazzi Reumatologo e già Direttore dell’Unità Operativa di Reumatologia di Trento.2020-11-1305 minReumatologiaReumatologiaL'effetto del genere sui pazienti affetti da artrite reumatoide: mito o realtà?L’artrite reumatoide è una malattia di genere? Esiste una diversità sia in termini di predisposizione, che di decorso o trattamento. Se ne è parlato nel corso del congresso annuale del Crei e noi abbiamo voluto approfondire l’argomento con la dr.ssa Patrizia Amato, Reumatologa presso l’ASL Salerno, Consigliera nazionale CReI2020-11-1310 minReumatologiaReumatologiaOsteoporosi: diagnosi precoce, fenotipi, treat to targetOsteoporosi, diagnosi precoce, fenotipi, treat to target. Ne parliamo con il Prof. Maurizio Rossini, Ordinario di reumatologia all’Università degli Studi di Verona2020-11-1209 minReumatologiaReumatologiaIl COVID-19 ha un effetto sulle persone con spondiloartriti?Dott. Enrico FusaroDirettore Struttura Complessa di Reumatologia A.O.U. Citta della Salute e della Scienza di Torino2020-11-0908 minReumatologiaReumatologiaRiabilitazione e spondiloartriti: obiettivo Handicap 0Quali sono le problematiche attuali legate alla riabilitazione dei pazienti affetti da spondiloartriti. E cosa si intende per obiettivo Handicap 0. Se ne è parlato nel corso del recente congresso del Crei, e noi approfondiamo l’argomento con il dott. Marco Cazzola, Responsabile Struttura Complessa di Recupero e Rieducazione Funzionale, Presidio Ospedaliero di Busto Arsizio (VA).2020-11-0607 minReumatologiaReumatologiaCosa resterà della Reumatologia?La pandemia di Covid-19 ha impattato a livello organizzativo e di erogazione delle cure tutte le altre branche della medicina, con particolare riferimento, ma non solo alla gestione delle cronicitàEppure, tra le diverse branche coinvolte, la Reumatologia sembra essere quella maggiormente colpita in modo negativo dalle conseguenze della pandemia.Ci siamo fatti spiegare i motivi di questa “specificità” dal dott. Stefano Stisi, Ospedale S. Pio. Benevento.2020-11-0610 minCardiologiaCardiologiaAderenza alle terapie cruciale per il successo delle cure. Impegno di Servier ItaliaNegli ultimi anni si parla sempre più di aderenza terapeutica. C'è un'azienda che ha fatto dell'aderenza una vera e propria missione. Stiamo parlando di Servier e ci siamo fatti raccontare le iniziative in questo ambito da Marie-Georges Besse, Direttore medico di Servier Italia.2020-10-2006 minCardiologiaCardiologiaImpatto sociale ed economico della non aderenza alle terapie farmacologicheOltre alle conseguenze cliniche, la non aderenza alle terapie farmacologiche ha un forte impatto sociale ed economico. Ne parliamo con Federico Spandonaro in occasione della presentazione di ‘Impazienti Cronici’, la prima web serie realizzata dal Gruppo Servier in Italia che ha l'obiettivo di sensibilizzare sull'importanza dell'aderenza alle cure per controllare e convivere con patologie croniche, come quelle cardiometaboliche.2020-10-2008 minCardiologiaCardiologiaLa semplificazione del trattamento per favorire l’aderenza terapeutica nell’anzianoL’aderenza terapeutica, oggetto di un recente simposio, assume particolare rilevanza nel trattamento delle malattie croniche che si riscontrano con elevata frequenza nel paziente anziano. Diventa importante, in questa popolazione, la semplificazione della terapia, proprio allo scopo di favorire l’assunzione regolare dei farmaci e l’osservanza dei consigli terapeutici anche non farmacologici.Affronta queste tematiche il prof. Giambattista Desideri, direttore Unità Operativa Complessa Geriatria, Lungodegenza geriatrica e Scuola di Specializzazione in Geriatria dell’Università degli Studi dell’Aquila.2020-10-2006 minCardiologiaCardiologiaQuali sono le ragioni alla base della mancata aderenza terapeutica in medicina generale?La non aderenza terapeutica è un fenomeno che si osserva piuttosto spesso nella pratica del medico di medicina generale, il cui compito è quello di comprendere - e far comprendere al paziente - quali sono le cause che producono un mancato rispetto delle regole dei trattamenti e delle terapie.Ce ne parla il dr. Claudio Cricelli, presidente della SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie).2020-10-2009 minCardiologiaCardiologiaCome può manifestarsi la non aderenza al trattamento e quali rimedi si possono adottareL’aderenza terapeutica, tema al centro di un recente simposio, rappresenta uno dei cardini dei processi di cura, in quanto la peggiore terapia consiste nel non attenersi alla prescrizione. Ciò può manifestarsi in vari modi: non assumendo del tutto il farmaco, non attenendosi ai dosaggi consigliati, saltando qualche pillola o, specie nelle malattie croniche, non mantenendo la persistenza della terapia nel tempo. Di recente, però, si stanno sviluppando vari metodi che aiutano a ricordare l’assunzione dei farmaci e semplificano la terapia, riducendo il numero delle pillole.Tutte queste tematiche sono affrontate dal prof. Massimo Volpe, direttore della Cattedra e dell’...2020-10-2006 minCardiologiaCardiologiaIpertensione arteriosa, quali strategie per aumentare l'aderenza terapeutica?Perchè è importante essere aderenti alla terapia antipertensiva? Quali sono le strategie per aumentare la compliance del paziente?. Ce ne parla in questa intervista il Prof. Claudio Borghi che abbiamo intervistato in occasione del Congresso ONDA che quest'anno è stato dedicato al tema dell'aderenza terapeutica.2020-10-1205 minCardiologiaCardiologiaDislipidemie, importanza dell'aderenza alla terapie. Quali strategie per aumentare la compliance?Perchè è importante essere aderenti alla terapie delle dislipidemie? Quali sono le cause della non aderenza e quali le strategie per aumentare la compliance del paziente? Ce ne parla in questa intervista il Prof. Andrea Lenzi, ordinario di Endocrinologia presso la Sapienza Università di Roma2020-10-1204 minCardiologiaCardiologiaConferme di sicurezza a lungo termine per l’acido bempedoicoL’acido bempedoico è un recente ipocolesterolemizzante del quale, al Congresso ESC 2020, sono stati presentati i risultati dello studio di estensione del trial CLEAR Harmony, ribadendone le caratteristiche di sicurezza.Ce ne parla il prof. Furio Colivicchi, direttore della Cardiologia Clinica dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma.2020-09-2914 minCardiologiaCardiologiaQual è il valore benefico della riduzione della pressione arteriosa?I farmaci utilizzati per ridurre la pressione arteriosa possono prevenire attacchi di ictus in persone con diversi livelli pressori di base. È uno dei risultati principali dello studio BPLTTC, presentato al Congresso ESC 2020.Approfondisce il tema Gianfranco Parati, professore ordinario di Medicina cardiovascolare dell’Università di Milano-Bicocca e direttore scientifico e direttore della Cardiologia dell’Auxologico Italiano San Luca.2020-09-2307 minCardiologiaCardiologiaCarente l’impiego di evolocumab nei pazienti ad alto risichioL’utilizzo di evolocumab, inibitore PCSK9, corrisponde alle linee guida ESC/EAS sulle dislipidemie? Di questo si è occupato lo studio HEYMANS, i cui risultati sono stati presentati all’ESC 2020.Un approfondimento sul tema è qui offerto da Pasquale Perrone Filardi, Ordinario di Cardiologia, all’Università “Federico II” di Napoli e presidente eletto della Società Italiana di Cardiologia.2020-09-2309 minCardiologiaCardiologiaA livello europeo carente il controllo del colesterolo LDL in prevenzione secondariaIl raggiungimento dei valori di colesterolo LDL raccomandato dalle linee guida nei pazienti dopo un infarto o un ictus è il tema su cui si è soffermato lo studio DA VINCI, presentato all’ESC 2020.Ce ne parla Stefano De Servi, IRCCS Multimedica di Sesto San Giovanni (MI), capofila dei ricercatori italiani che vi hanno partecipato.2020-09-2312 minCardiologiaCardiologiaDapagliflozin, effetto protettivo sul cuore e sul rene, in pazienti con e senza diabeteLo studio DAPA-CKD ha evidenziato, in pazienti sia con sia senza diabete, la capacità di dapagliflozin non solo di ridurre il rischio cardiovascolare ma anche di svolgere un’azione protettiva sul rene. Un commento dal punto di vista nefrologico a questo studio è qui offerto da Loreto Gesualdo, docente e direttore di Nefrologia, Dialisi e Trapianto all’Università “Aldo Moro” di Bari.2020-09-2303 minCardiologiaCardiologiaCardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, mavacamten migliora la capacità funzionale e i sintomiSi chiama mavacamten ed è un inibitore ‘first in class’ della miosina cardiaca. Nello studio EXPLORER-HCM, presentato al Congresso ESC 2020 e contemporaneamente pubblicato su “Lancet”, questa molecola ha dimostrato di migliorare la funzione cardiaca e i sintomi nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, una patologia per la quale i trattamenti finora utilizzati non erano soddisfacenti.Ci spiega l’importante avanzamento terapeutico il primo autore dello studio, il prof. Iacopo Olivotto, professore associato di Malattie dell’apparato cardiovascolare all’Ospedale Universitario Careggi di Firenze.2020-09-0907 minCardiologiaCardiologiaACE-inibitori e sartani non aumentano il rischio nei pazienti COVID-19. Verdetto definitivo?All’inizio della pandemia del COVID-19 si erano diffuse voci contrastanti, sulla base di studi preclinici, sul fatto che la terapia con ACE-inibitori o sartani potesse avere un effetto negativo (o anche positivo) sulla progressione della malattia. Presentato al Congresso ESC 2020, lo studio BRACE CORONA ha cercato di dare una risposta definitiva al quesito.In questa intervista un’analisi approfondita dello studio è offerta dal prof. Gianfranco Parati, professore ordinario di Medicina cardiovascolare dell’Università Milano-Bicocca e direttore scientifico e direttore della Cardiologia dell’Auxologico Italiano San Luca.2020-09-0914 minCardiologiaCardiologiaTrattamento antitrombotico post-TAVI, meglio l'uso della sola aspirinaIl regime antitrombotico ottimale che deve seguire un impianto valvolare aortico transcatetere non è ancora stato definito. Di questo argomento si è occupato lo studio POPULAR TAVI, presentato al Congresso ESC 2020.I contenuti e il significato dello studio sono oggetto di un’intervista rilasciata dalla prof.ssa Anna Sonia Petronio, professore associato di Cardiologia all’Università di Pisa e direttore dell’Emodinamica.2020-09-0908 minCardiologiaCardiologiaIn Europa, come vengono trattati i pazienti con dislipidemie? Ce lo dirà lo studio SANTORINIIn occasione del congresso europeo di cardiologia è stato presentato in anteprima uno studio osservazionale denominato SANTORINI che intende fare il punto sul trattamento dei pazienti con dislipidemia in Europa. Ne parliamo con il professor Pasquale Perrone Filardi, ordinario di cardiologia all’università Federico II di Napoli.2020-09-0810 minCardiologiaCardiologiaColchicina, un farmaco per la gotta serve anche per combattere la coronaropatia cronicaE’ uno degli studi più importanti tra quelli presentati al congresso europeo di cardiologia ed è stato pubblicato in contemporanea sul New England Journal of Medicine Stiamo parlando di LODOCO 2, un trial che ha valutato in pazienti con coronaropatia cronica l’impiego della colchicina a basse dosi, un farmaco finora utilizzato per la terapia della gotta e per la pericardite. Dato in aggiunta alla miglior terapia standard, il farmaco ha ridotto di circa il 30 per cento gli eventi cardiovascolari. Ne parliamo con il dottor Aldo Pietro Maggioni, direttore del centro studi ANMCO.2020-09-0311 minCardiologiaCardiologiaInfarto NSTEMI, la via italiana con meno antiaggreganti cambia le linee guida di trattamento. #ESC2020Intervista al Prof Giuseppe TarantiniPresidente del GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica)2020-09-0307 minCardiologiaCardiologiaFibrillazione atriale, edoxaban sicuro anche nei pazienti fragili. Conferme dal registro ETNA-AFNelle popolazioni vulnerabili come gli anziani, i pazienti fragili e quelli con insufficienza renale la terapia anticoagulante per la prevenzione dell'ictus spesso non viene prescritta dal medico a causa del rischio di sanguinamento, nonostante questi pazienti siano proprio tra quelli più a rischio di eventi ischemici come l'ictus.Al congresso di cardiologia ESC 2020 sono sati presentati i primi dati del registro ETNA-AF, che confermano la sicurezza dellì’anticoagulante orale edoxaban nella pratica clinica quotidiana.Ne parliamo con il professor Raffaele De Caterina, ordinario di cardiologia all’Università di Pisa e coordinatore della sezione europea del registro ETNA AF.2020-09-0109 minCardiologiaCardiologiaScompenso cardiaco, empagliflozin protegge il cuore e anche il rene. Nei diabetici e non. #ESC2020Uno degli studi più importanti presentati al congresso europeo di cardiologia prende il nome di “EMPEROR-Reduced” e ha dimostrato l’efficacia di empagliflozin nel ridurre la gravità dello scompenso cardiaco, sia di pazienti con diabete sia di pazienti non diabetici. Un farmaco per il diabete che adesso diventa molto importante anche a livello cardiologico.E’ uno studio destinato a cambiare la pratica clinica e ne parliamo con il prof. Michele Senni, uno dei massimi esperti italiani di scompenso cardiaco e coordinatore della parte italiana dello studio insieme al professor Stefano Taddei di Pisa.2020-09-0107 minReumatologiaReumatologiaOsteoporosi, impiego dei bisfosfonati e rischio di fratture atipiche del femoreIn uno studio appena pubblicato su NEJM, condotto in donne ultra50enni affette da osteoporosi, il rischio di frattura atipica di femore sembra aumentare con l’impiego a lungo termine dei bisfosfonati. Tale rischio, tuttavia, sembra ridursi rapidamente dopo sospensione del trattamento con questi farmaciAbbiamo chiesto l’aiuto del prof. Maurizio Rossini dell’Università di Verona e presidente attuale della SIOMMMS (Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro) per comprendere il significato e la novità di questo studio, alla luce delle conoscenze attuali, e le implicazioni per la corretta gestione della terapia.2020-09-0107 minReumatologiaReumatologiaTerapia infiltrativa, prime anticipazioni del congresso ANTIAGE 2020Intervista al Prof Alberto Migliore, presidente ANTIAGE2020-07-2107 minReumatologiaReumatologiaPrime raccomandazioni Eular terapia intrarticolare artropatie perifericheLe terapie intra-articolari sono ampiamente utilizzate nella pratica clinica per trattare i pazienti affetti da malattie reumatologiche e muscoloscheletriche.Molti fattori influenzano la loro efficacia e sicurezza.Il ricorso alla terapia intra-articolare potrebbe rappresentare un caposaldo della pratica reumatologica ma, fino ad ora, non erano mai state pubblicate raccomandazioni ufficiali su come utilizzarla al meglio nella pratica clinica quotidiana.Ci ha pensato EULAR con la presentazione in anteprima, nel corso di una delle sessioni del congresso di quest'anno, delle prime raccomandazioni evidence based della società scientifica europea relative al corretto impiego della terapia intra-articolare nelle artropatie periferiche. L...2020-07-1409 minReumatologiaReumatologiaCovid-19, rischio malattia in pazienti reumatologici lombardi simile a quello popolazione generale.L’incidenza di Covid-19 nei pazienti reumatologici lombardi è simile alla popolazione generale residente. Sono questi i risultati confortanti di uno studio italiano, pubblicato su Arthritis & Rheumatology, che ha coinvolto ricercatori dell’Istituto Gaetano Pini di Milano e dell’Università di Pavia.Lo studio risponde ad una domanda importante emersa durante i mesi iniziali della pandemia da SARS-Cov-2 – e cioè se i pazienti affetti da malattia infiammatorie croniche in reumatologia fossero più sensibili al Covid-19.Approfondiamo l’argomento con uno degli autori dello studio, il dott. Ennio Giulio Favalli (Reumatologo, ASST Centro Specialistico Ortopedico Traumatologico Gaetano Pini – CTO, Milano) -2020-07-1006 minReumatologiaReumatologiaArtrite reumatoide, lo studio EARLY AMPLE : razionale, disegno e risultatiAnnunciati al congresso europeo di reumatologia (EULAR) i risultati del periodo di switch in aperto dello studio fase IV Early AMPLE, che ha valutato le differenze con cui abatacept e adalimumab interferiscono con la progressione di malattia nei pazienti con artrite reumatoide precoce da moderata a grave, risultati positivi (sieropositivi) a determinati anticorpi.Abbiamo approfondito razionale, disegno e risultati dello studio con il dott. Ennio Giulio Favalli, (Reumatologo, ASST Centro Specialistico Ortopedico Traumatologico Gaetano Pini – CTO, Milano) -2020-07-1005 minReumatologiaReumatologiaStudio HERACLES: nuovo questionario per selezionare pazienti con psoriasi cutanea affetti anche da artrite psoriasicaUno studio italiano pilota, presentato nel corso del congresso EULAR, ha proposto una nuova metodica a disposizione del dermatologo che sarebbe in grado di discriminare i pazienti psoriasici a rischio di sviluppo anche di PsA, da inviare ai colleghi reumatologi per le cure opportune.Lo strumento ha dimostrato buone performance, in linea con quelle degli altri questionari autosomministrati ai pazienti.Abbiamo chiesto ragguagli sullo studio da uno dei suoi autori, il dott. Antonio Marchesoni (dott. Antonio Marchesoni, Responsabile S.S. per la Diagnosi e la terapia delle Artropatie Infiammatorie Croniche, ASST Gaetano Pini-CTO, Milano.2020-07-0905 minReumatologiaReumatologiaObiettivo remissione e importanza dell’alleanza medico-pazienteL’avvento dei nuovi farmaci in reumatologia ha reso molto più agevole l’obiettivo del conseguimento della remissione o della ridotta attività di malattia rispetto al passato. Ma spesso, gli indici clinimetrici che misurano questi target della terapia farmacologica non sono comprensibili ai pazienti o non riflettono totalmente il percepito del paziente.Come è possibile conciliare questi due aspetti? Ci siamo fatti aiutare nella discussione di questo tema dal prof. Roberto Giacomelli, Ordinario di Reumatologia presso l’Università de L’Aquila.00:50: Evoluzione obiettivo terapia farmacologica dell’AR con l’avvento dei farmaci biologici e delle “small molecule”02:07: Remissione: definizione e signif...2020-07-0811 minReumatologiaReumatologiaJak inibitori, meccanismo d’azione e posizionamento nella gestione terapeutica della malattiaAttualmente, l’armamentario terapeutico dell’artrite reumatoide è, fortunatamente, molto variegato e consente di rispondere alle molteplici esigenze dei pazienti affetti da questa malattia. La classe di farmaci più nuova e maggiormente in auge, anche alla luce delle ultime linee guida EULAR; è quella dei Jak-inibitori.Approfondiamo l’argomento con il prof. Fabrizio Conti, professore Associato di Reumatologia, Sapienza Università di Roma2020-07-0806 minReumatologiaReumatologiaNuove raccomandazioni EULAR per il trattamento dell’artrite psoriasica: novità e implicazioni per la pratica clinica futuraSono state pubblicate su ARD e presentate nel corso del congresso EULAR le nuove raccomandazioni della società scientifica europea sul trattamento dell’artrite psoriasica. Approfondiamo le conoscenze su questo importante aggiornamento con il dott. Antonio Marchesoni, Responsabile S.S. per la Diagnosi e la terapia delle Artropatie Infiammatorie Croniche, ASST Gaetano Pini-CTO, Milano.00:39 Nuovi farmaci02.44 Introduzione distinzione forma oligo e poliarticolari05:26 Scomparsa gerarchia scelta DMARDb tra farmaci anti-TNF e inibitori IL-1706:45 Significato cambio posizionamento inibitori IL-17 nel trattamento della PsA09:18 Implicazioni nuove raccomandazioni trattamento PsA2020-07-0411 minReumatologiaReumatologiaImportanza dei farmaci bone builder nel trattamento per l'osteoporosiL’armamentario terapeutico a disposizione nella terapia dell’osteoporosi si basa sull’impiego di farmaci antiriassorbitivi e anabolici (il teriparatide) . Tra non molto si aggiungerà romosozumab, esponente della categoria dei farmaci bone builder.Abbiamo approfondito il significato e l’elemento di novità proveniente dalla prossima introduzione del romosozumab nella terapia dell’osteoporosi con il dott. Andrea Giusti di Genova.2020-07-0107 minReumatologiaReumatologiaRomosozumab, il grado di compromissione renale non influisce sull’efficaciaNel corso dell'ultimo congresso EULAR si è parlato degli ultimi dati relativi all'impiego di romosozumab in donne in post-menopausa con nefropatia di grado lieve-moderato. Abbiamo colto questa occasione per approfondire le conoscenze su questo farmaco e il futuro place in therapy con il prof. Maurizio Rossini dell’Università di Verona2020-07-0106 minReumatologiaReumatologiaUpadacitinib nell’artrite psoriasica, risultati degli studi SELECT-PsA1 e 2Nel corso dell’ultimo congresso EULAR sono stati presentati i risultati dei due trial clinici di fase 3 SELECT-PsA 1 e 2 (1,2) sull’impiego di upadacitinib, inibitore selettivo di Jak 1, nel trattamento dell’artrite psoriasica (PsA) e risposta non soddisfacente al trattamento, rispettivamente, con DMARDcs e DMARDb.Abbiamo chiesto aiuto al prof. Ennio Lubrano perché ci illustrasse i risultati principai emersi e chiedere le prospettive future d’impiego del farmaco anche in questa condizione.2020-06-3006 minReumatologiaReumatologiaAppropriatezza prescrittiva dei farmaci contro l'osteoporosi in Italia, studio basato su impiego algoritmo DeFRAcalc79Al congresso EULAR di quest'anno è stato presentato uno studio italiano che ha fatto un'analisi dell'impiego dei farmaci per l'osteoporosi in relazione al rischio di frattura utilizzando un algoritmo di calcolo del rischio basato sulla nota 79. Abbiamo approfondito l'argomento con il primo autore dello studio presentato al congresso, il dott. Giovanni Adami (Unità di Reumatologia, Università degli studi di Verona).2020-06-3007 minReumatologiaReumatologiaSecukinumab vs. anti-TNF standard of care nell’artrite psoriasica, i risultati dello studio EXCEEDNelle malattie reumatologiche cominciano ad essere disponibili i dati di molti studi di confronto diretto tra i farmaci più recenti utilizzati per queste patologie (i cosiddetti studio head-to-head) che possono consentire al clinico di farsi un’opinione completa sulla validità dei farmaci studiati.Un esempio di questi studi è lo studio EXCEED, presentato al recente congresso EULAR, che ha visto confrontati tra loro 2 farmaci biologici con meccanismo d’azione diverso, un inibitore di IL-17A e un farmaco anti-TNF.Ne parliamo con il Prof. Carlo Francesco Selmi, Responsabile sezione autonoma di Reumatologia e Immunologia clinica, IRCCS Humanitas di Rozzano, Humanit...2020-06-2908 minReumatologiaReumatologiaSecukinumab nell’artrite psoriasica con manifestazioni assiali, Studio MAXIMISEAl congresso EULAR sono stati presentati i risultati completi a 52 settimane dello studio clinico di fase III MAXIMISE sull’impiego di secukinumab nel trattamento delle manifestazioni assiali di artrite psoriasica (PsA). Lo studio ha rilevato che i pazienti trattati con secukinumab 150 mg hanno mostrato miglioramenti duraturi, a 52 settimane, degli outcome clinici e di imaging in pazienti con PsA e manifestazioni assiali di malattia che hanno una risposta non soddisfacente ai FANS.Abbiamo approfondito le conoscenze sulla PsA con manifestazioni assiale e sul significato dei risultati dello studio MAXIMISE con il prof. Francesco Ciccia, Ordinario di reumatologia, Università della Campania "Lui...2020-06-2606 minReumatologiaReumatologiaANMAR durante l'emergenza Covid-19Qual è stato l’impatto della pandemia di Covid-19 sui pazienti reumatologici? Quali sono state le iniziative di ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatologici) di supporto alle richieste dei pazienti durante questa fase? Una comunicazione a tal riguardo è stata presentata nell'ambito delle sessioni PARE (Federazione Europea delle Associazioni dei Malati Reumatologici) in seno al Congresso EULAR e noi ci siam fatti riassumere i punti salienti di questa comunicazione da Alessandra Verducci, Responsabile dell'Associazione Umbra Malati Reumatici (A.MA.R Umbria).00:46: Obiettivo della presentazione della comunicazione al congresso EULAR di quest'anno01:18 Modalità di comunicazione con gli associati e di collaborazione con gli i...2020-06-2611 minReumatologiaReumatologiaPet Therapy nell'artrite idiopatica giovanile, presentato progetto pilotaUna comunicazione orale tenuta all'interno delle sessioni PARE (Federazione Europea delle Associazioni dei Malati Reumatologici) in seno al Congresso EULAR ha riguardato la presentazione di un progetto pilota per l'impiego della Pet Therapy nell'artrite idiopatica giovanile. La comunicazione è stata presentata da Ugo Viora, Executive manager di A.MA.R Piemonte e a lui abbiamo voluto fare alcune domande di approfondimento al riguardo.2020-06-2606 minReumatologiaReumatologiaFibromialgia Network: obiettivi, attività e bilancio del progetto APMARRLa sindrome fibromialgica è una sindrome clinica non articolare caratterizzata da dolore diffuso, prolungato e da dolore muscolare non spiegabile.Nel corso del congresso EULAR è stato presentato un abstract relativo ad un progetto portato avanti da APMARR (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare) su questa patologia e noi ne parliamo con Antonella Celano, presidente di APMARR, Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare.2020-06-2607 minCardiologiaCardiologiaCovid-19 e inibitori RAS, c’è più rischio di infezione o peggioramento del quadro clinico? La risposta dalla Lombardia sul “New England”Nel corso della pandemia di Covid-19 da alcuni autori è stata avanzata l’ipotesi che i pazienti - precedentemente trattati con farmaci antipertensivi appartenenti agli inibitori del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAS) – avessero maggiore rischio di andare incontro a infezione da Sars-CoV-2 o, se già infettati, di avere maggiori probabilità di peggioramento. La proteina “spike” del virus, infatti, utilizza l’enzima di conversione dell’angiotensina 2, o ACE2, come recettore cellulare ed è possibile che possa in qualche modo interferire con il sistema RAS e viceversa. Esistono studi contrastanti in materia (che attribuiscono a questi farmaci effetti protettivi o dannosi) ma nessuno è stato condotto sull’uomo (vi è però l’e...2020-05-1510 minReumatologiaReumatologiaBehcet, secukinumab efficace e sicuro nel lungo termine nel fenotipo mucosale e articolareE’ stato recentemente pubblicato su Annals of Rheumatic Disease uno studio italiano che ha documentato l’efficacia e la sicurezza nel lungo termine di secukinumab, un anticorpo monoclonale che inibisce IL-17, nel trattamento di pazienti con fenotipi mucosale e articolare di malattia di Behcet, refrattari ai trattamenti già esistenti.Abbiamo avuto approfondire i risultati di questo lavoro e comprenderne la portata nella gestione futura del Behcet da uno dei ricercatori che ha contribuito alla realizzazione di questo studio, il dott. Giacomo Emmi, Ricercatore dell' Università di Firenze, Ospedale Careggi.2020-05-1409 minReumatologiaReumatologiaCovid-19, anakinra efficace contro iperattivazione infiammatoria associata a severità malattiaProf. Lorenzo Dagna, primario dell’Unità di Immunologia, reumatologia, allergologia e malattie rare, IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano01:06 Che cosa è la tempesta citochinica e quali sono le molecole coinvolte?02:51 Posizionamento IL-1 rispetto alle altre citochine coinvolte nella tempesta citochinica e razionale d’impiego anakinra03:32 Indicazioni attuali d’impiego di anakinra04:28 Descrizione dello studio e risultati principali07:51 Valore aggiunto anakinra nel trattamento off label del Covid-1910:02 Le sperimentazioni future2020-05-1111 minReumatologiaReumatologiaLe fratture da fragilità da osteoporosi: un problema clinico, sociale ed economicoProf. Maurizio Rossini, Ordinario di reumatologia Università degli Studi di Verona, presidente della SIOMMMS.2020-05-0912 minReumatologiaReumatologiaReumatologia, congresso EULAR 2020 in modalità virtuale: sfide e opportunitàProf.ssa Anamaria IagnoccoPresidente Eletto dell’Eular (European League Against Rheumatism)Professore ordinario di reumatologia Università di Torino2020-05-0606 minReumatologiaReumatologiaCovid-19, rischio malattia in pazienti toscani reumatologici simile a quello della popolazione generaleL’infezione da SARS-CoV-2 si è da subito connotata per una letalità più elevata soprattutto negli individui anziani o affetti da comorbilità importanti, soprattutto respiratorie, cardiovascolari, metaboliche (pensiamo al diabete) e oncologiche.Ma come è la situazione nei pazienti affetti da malattie sistemiche autoimmuni reumatologiche? Lo abbiamo chiesto al dott. Giacomo Emmi, Ricercatore Università di Firenze, Ospedale Careggi, primo autore di un lavoro pubblicato su Autoimmunity Reviews2020-05-0512 minCardiologiaCardiologiaAspirina e rivaroxaban nella coronaropatia stabile e nell’arteriopatia periferica, nel diabete benefici più marcatiNel corso delle sessioni scientifiche “online” (causa emergenza COVID-19) dell’American College of Cardiology 2020 (ACC.20), sono stati presentati i risultati del sottoinsieme “diabete” dello studio COMPASS. Il trial principale, riportato per la prima volta nel 2017, aveva evidenziato come un regime di trattamento basato su rivaroxaban a bassa dose (2,5 mg) più aspirina (100 mg/die) portasse a una riduzione degli eventi ischemici e della mortalità rispetto alla sola aspirina in prevenzione secondaria in pazienti con malattia vascolare aterosclerotica stabile.Le nuove evidenze dell’attuale analisi, relativa al sottogruppo delle persone con diabete incluse nel trial COMPASS, ha portato a riscontrare ulteriori benefici rispe...2020-05-0105 minCardiologiaCardiologiaIschemia moderata o severa, meglio un approccio invasivo oppure conservativo? La risposta è articolataAll’American College 2020 si è tornato a parlare dello studio ISCHEMIA, molto importante perché valuta con un trial randomizzato multicentrico se - in pazienti con ischemia moderata o severa - un approccio di tipo invasivo (ovvero l’esecuzione di una coronarografia e di quanto ne può conseguire) sia superiore a un approccio di tipo conservativo (basato cioè sulla terapia medica ottimale).Il dr. Aldo Pietro Maggioni, Direttore del Centro Studi ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri) – che ha fatto parte con il suo team del gruppo internazionale di studio, descrive gli endpoint prefissati e i risultati presentati, relativi a un follow-up...2020-05-0105 minCardiologiaCardiologiaScompenso cardiaco cronico ad alto rischio, risultati positivi con vericiguat nello studio VICTORIAVericiguat è un nuovo farmaco che aumenta la sensibilità all’ossido nitrico, presentando un’azione vasodilatatrice. All’American College 2020 è stato presentato lo studio VICTORIA, condotto con questo principio attivo, in una popolazione ad alto rischio di mortalità cardiovascolare o ricovero in ospedale per scompenso cardiaco con frazione di eiezione di eiezione ridotta.L’obiettivo, i metodi, i risultati e il significato clinico di questo trial sono qui spiegati dal dr. Aldo Pietro Maggioni, Direttore del Centro Studi ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri)2020-05-0104 minCardiologiaCardiologiaScompenso a frazione d’eiezione ridotta, dapagliflozin efficace non solo sul primo ricovero ma su tutto il follow-upNel corso delle sessioni scientifiche “online” (causa emergenza COVID-19) dell’American College of Cardiology 2020 (ACC.20), sono state presentate alcuni analisi post hoc del trial DAPA-HF, condotto con dapagliflozin, farmaco nato per ridurre l’iperglicemia ma ormai divenuto parte integrante dell’armamentario terapeutico del cardiologo nella gestione dello scompenso cardiaco, dove risulta efficace indipendentemente dalla presenza di diabete.Un sottostudio di DAPA-HF, in particolare, è stato condotto per valutare l’effetto di dapagliflozin non solo nei primi eventi ma anche in quelli ripetuti in pazienti con scompenso cardiaco a frazione d’eiezione ridotta (HFrEF). Una spiegazione del significato clinico di tale distinzione, de...2020-04-2908 minCardiologiaCardiologiaCon dapagliflozin la prevenzione dell’episodio ‘scompenso cardiaco’ è indipendente dal peso del pazienteNel corso delle sessioni scientifiche “virtuali” dell’American College of Cardiology 2020 (ACC.20), sono state presentate varie sottoanalisi dello studio DECLARE condotto con l’inibitore SGTL2 dapagliflozin, farmaco ipoglicemizzante divenuto di rilevanza cardiologica soprattutto perché in grado di ridurre lo scompenso cardiaco nelle persone con diabete ma anche nei pazienti senza diabete. In una di queste sottoanalisi, un team di ricercatori si è soffermato ad analizzare gli effetti di dapagliflozin in base ai differenti BMI (body mass index) dei partecipanti. Abbiamo chiesto al prof. Andrea Giaccari, diabetologo del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, di spiegare il razionale dello studio, i risultati...2020-04-2903 minLa Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.La Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.10: Reumatologia Azienda Ospedaliero-Universitaria "Città della Salute" di Torino (dott. Enrico Fusaro)2020-04-2005 minLa Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.La Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.9: Ambulatorio di Reumatologia, azienda sanitaria di Belluno (dott. Gianniantonio Cassisi)2020-04-1607 minLa Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.La Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.8: Ambulatorio interdistrettuale del nord Sardegna (dott.ssa Daniela Marotto)2020-04-1605 minLa Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.La Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.7: Ambulatorio Territoriale di Reumatologia Asl nord-ovest Toscana (dr.ssa Paola Barbieri)2020-04-1604 minLa Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.La Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.6: Reumatologia, Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (FG), (dott. Angelo de Cata)2020-04-1505 minReumatologiaReumatologiaL’impegno della Società Italiana di Reumatologia nel contrasto al Covid-19La pandemia da SARS-Cov-2 ha inevitabilmente costretto tutte le branche della medicina a rapportarsi con questo evento e ad implementare azioni ed interventi mirati sia a comprendere la portata del fenomeno che a trovare possibili soluzioni di contrasto nei pazienti di specifica pertinenza.Ciò è quanto è accaduto anche alla Reumatologia, anche se in questo caso il coinvolgimento sembra maggiore in ragione della possibile efficacia terapeutica di alcuni farmaci di utilizzo in questa branca nel rallentare la progressione del Covid-19.Abbiamo rivolto alcune domande al presidente della Società Italiana di Reumatologia, il dott. Luigi Sinigaglia, su come si sta muovendo la S...2020-04-1409 minCardiologiaCardiologiaScopriamo l'acido bempedoico: non e' una statina e riduce il colesterolo di circa il 30%Di recente l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha approvato l’acido bempedoico, un farmaco che agisce inibendo la sintesi del colesterolo agendo sulla stessa via enzimatica delle statine ma ‘a monte’ rispetto all’HmgCoA reduttasi. Il nuovo principio può essere utilizzato in aggiunta alle statine o a ezetimibe o in monoterapia.Abbiamo chiesto al prof. Alberico Catapano, docente ordinario di Farmacologia all’Università degli Studi di Milano e past-president dell’European Society of Atherosclerosis (EAS), di delineare un profilo completo di questa molecola: il preciso meccanismo d’azione, le indicazioni attuali, un confronto con altri farmaci ipocolesterolemizzanti e i risultati di uno...2020-04-1407 minLa Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.La Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.5: Reumatologia Ospedale S. Giovanni di Dio di Firenze (intervista al dott. Maurizio Benucci)2020-04-1006 minLa Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.La Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.2: Reumatologia diretta dal prof. Salvarani, Policlinico di Modena (intervista alla dr.ssa Gilda Sandri)2020-04-1010 minLa Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.La Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.3: Ambulatorio Reumatologia dell’ASL Napoli 1 Centro (intervista dott. Angelo Pucino)2020-04-1004 minLa Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.La Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.4: Reumatologia, Ospedale Papardo di Messina (intervista al dott. Aldo Molica Colella)2020-04-1007 minReumatologiaReumatologiaCovid-19 e Lupus eritematoso sistemico. Qual è l’impatto sulla malattia?Qual è l’impatto dell’epidemia di Covid-19 sui pazienti con Malattie reumatiche e in particolare sui pazienti con Lupus eritematoso sistemico?Lo abbiamo chiesto ad Andrea Doria, professore ordinario di reumatologia all’università degli Studi di Padova e uno dei massimi esperti mondiali nella cura del Lupus.2020-04-0912 minReumatologiaReumatologiaCovid-19 e Lupus eritematoso sistemico. Cosa chiedono i malati?Qual è l’impatto dell’epidemia di Covid-19 sui pazienti con Lupus eritematoso sistemico? Quali sono le loro ansie e i loro timori? Cosa fare con i farmaci? Quali sono le iniziative del Gruppo LES italiano, una importante associazione di pazienti.Lo abbiamo chiesto ad Augusta Canzona presidente dell’associazione.2020-04-0910 minLa Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.La Reumatologia al tempo del Covid-19: viaggio nei reparti/dipartimenti di Reumatologia italiani.1: Reumatologia Ospedale S. Pio. Benevento (dott. Stefano Stisi)2020-04-0806 min